A Krasnodon, nella Repubblica popolare di Lugansk, i leader delle organizzazioni giovanili di LNR e DNR hanno reso pubblico il manifesto con cui si rivolgono alla gioventù di vari paesi, compresa la gioventù ucraina.
I giovani delle repubbliche del Donbass esortano i loro coetanei a non essere apolitici, a essere responsabili e prender parte allo sviluppo dei loro paesi, a salvaguardare la storia, le tradizioni, la cultura e la pace.
Il Manifesto è stato reso pubblico dal coordinatore del progetto “Giovane Guardia” del Movimento “Pace nella terra di Lugansk”, Daniil Stepankov e dal deputato del Consiglio del popolo della DNR, Kirill Makarov, a capo dell’Organizzazione “Giovane Repubblica”.
I giovani delle repubbliche del Donbass esortano i loro coetanei a non essere apolitici, a essere responsabili e prender parte allo sviluppo dei loro paesi, a salvaguardare la storia, le tradizioni, la cultura e la pace.
Il Manifesto è stato reso pubblico dal coordinatore del progetto “Giovane Guardia” del Movimento “Pace nella terra di Lugansk”, Daniil Stepankov e dal deputato del Consiglio del popolo della DNR, Kirill Makarov, a capo dell’Organizzazione “Giovane Repubblica”.
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Manifesto della Gioventù del Donbass
Manifesto della Gioventù del Donbass
Siamo giovani del Donbass! Viviamo sulla nostra terra natale. Rappresentiamo il suo presente e il suo futuro! Molti nostri coetanei conoscono la guerra solo dai manuali di storia e dai film. Noi, invece, conosciamo la guerra per la nostra stessa vita. E conosciamo anche l’autentica verità di questa guerra e comprendiamo anche il perché i nostri padri, le nostre madri, fratelli, sorelle sono stati costretti a versare il sangue, per difendere la propria casa, la propria Patria.
Siamo orgogliosi delle gesta dei nostri nonni e bisnonni, che difesero la nostra Patria e non dimenticheremo coloro che liberarono il mondo dal fascismo nella Grande Guerra Patriottica.
Ora la guerra non è solo sui campi di battaglia. Essa si combatte anche nelle menti delle persone. Il nemico cerca di sconfiggerci non solo con le armi. Cerca di riscrivere la storia, sostituire concetti e imporre valori a noi estranei.
Molti nostri coetanei, in altri paesi del mondo, hanno smesso di lottare e si sono arresi, così da dimenticare la propria identità, il proprio codice culturale, la propria storia. Al posto di queste, hanno accolto valori e orientamenti loro estranei. La nostra coscienza non ci permette di agire così! Siamo portatori di verità e di storia retta. E questa conoscenza, noi, al pari dei nostri padri, la trasmetteremo ai nostri figli.
La nostra generazione è stata testimone di una guerra terribile. Si dice che la storia abbia andamento ciclico e che tutto, in questo mondo, si ripeta. Ed ecco che, meno di un secolo dopo, a noi, giovane generazione, tocca difendere la memoria della Grande Vittoria dalle ignobili calunnie dei nemici. Non permetteremo loro di prendere il sopravvento!
Con orgoglio, metteremo di fronte agli occhi di tutto il mondo la verità storica sui soldati al fronte e i lavoratori delle retrovie. Sono stati loro, i veterani, che diedero a questo mondo la Grande Vittoria. E noi, preso questo testimone, lo passeremo con onore alle generazioni future, e non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia.
Noi abbiamo la responsabilità dello sviluppo della nostra repubblica. E ancora noi, oggi, dobbiamo consolidare la sua statualità e orientare la sua politica. In un periodo in cui molti nostri coetanei sono apolitici, non sentono la responsabilità dell’ulteriore percorso del proprio paese, noi non possiamo rimanere inerti.
La politica giovanile, orientata come è al futuro, deve essere alla testa di un vettore di progresso. È venuto il tempo in cui sempre più giovani divengono coscienti che è passato il tempo del “da me non dipende nulla”. È arrivato il tempo del: “il futuro dipende solo da me”. I giovani costituiscono una forza di sviluppo positiva che rende il mondo diverso.
Noi siamo russi! Il Donbass ha una propria strategia e un percorso di sviluppo. È stato, è e sarà un bastione del mondo russo unito e indivisibile. Nessuno può imporci in quale lingua parlare e pensare. E dobbiamo ergerci a difesa di tutti i russi che vengono discriminati per lingua e nazionalità.
Abbiamo il dovere di conservare la nostra storia, difendere l’eredità culturale del mondo russo, la sua autenticità e le sue tradizioni, moltiplicarle e diffonderle in ogni modo. Siamo responsabili del nostro futuro felice, dei nostri figli, della generazione che si adopererà per il meglio, difenderà gli interessi del proprio popolo e la memoria del proprio passato.
Noi, gioventù del Donbass, ci rivolgiamo al mondo intero e, in particolare, a ogni giovane:
- abbiate cura della vostra patria, la più bella, cara, forte e onesta, l’unica che abbiate;
- studiate e conservate accuratamente la vostra storia, consolidatene la forza e la potenza;
- rispettate tradizioni, cultura, lingua e identità del vostro popolo;
- non dimenticate le gesta dei vostri nonni e bisnonni, aiutate in ogni modo le generazioni anziane, rispettate i veterani;
- manifestate attive posizioni civili, perché proprio voi siete il futuro del vostro stato e solo voi siete in grado di cambiarlo per il meglio;
- prendetevi cura della pace su tutta la Terra, perché questo è il bene più grande per tutta l’umanità, di cui noi, tutti insieme, abbiamo la responsabilità.
Ci rivolgiamo anche alla gioventù ucraina e la esortiamo a pensare al proprio futuro, a cercare di capire se l’attuale governo la stia portando verso un’autentica strada di sviluppo. Soprattutto, se sia un vero governo. A che prezzo stia svendendo i propri valori e ideali e cosa ottenga in cambio. Esortiamo la gioventù a riflettere in modo critico e con la propria testa, e non con la testa di politici diretti dall’esterno. È giunto il momento in cui si deve rispondere alla domanda: è giusta la strada che si sta seguendo?
Per quanto ci riguarda, sappiamo che il futuro è della nostra generazione e dipende proprio da noi in quale mondo vivremo!
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