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02/01/2023

Ucraina - Il parlamento celebra il nazista Bandera

Il regime ucraino, braccio armato della Nato, intrattiene un rapporto piuttosto “fantasy” con la democrazia…

Nel corso di una nota trasmissione televisiva, Oleksii Mykolaiovych Arestovych se n’è uscito con queste stupefacente dichiarazione: “Se tutti noi consideriamo l’invasione russa come una guerra contro gli orchi, noi stiamo vivendo concretamente una trama descritta da Tolkien nel ‘Signore degli anelli’. Quindi, se proviamo a ragionare in modo razionale, la proclamazione di una monarchia in Ucraina è un passo più che logico”.

Arestovych non è però un saltinbanco qualsiasi, anche se sembra straparlare come in preda a sostanze tossiche tagliate male. È un ufficiale dei servizi segreti ucraini, di origine georgiana, tenente colonnello, blogger, attore, editorialista politico e militare. È stato relatore del Gruppo di contatto trilaterale sull’Ucraina. Attualmente lavora come consigliere per la sicurezza nazionale e la difesa del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina Andriy Yermak.
Arestovych è un organizzatore di seminari e formazioni psicologiche e di un fondo di beneficenza per il supporto psicologico ai militari. Dal 24 febbraio 2022, tiene briefing quotidiani sulla situazione dell’invasione russa dell’Ucraina, in qualità di consigliere del Capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina.

Un uomo di vertice, insomma, che concorre alle decisioni teoricamente prese da Zelenskij e che “istruisce” parte del personale militare.

Vabbeh, potrebbe dire qualcuno... Si tratta di un personaggio singolo, un po’ “estroso”, ma non è indicativo della democrazia di Kiev...

Sarà, però ieri – 1 gennaio – il parlamento ucraino (la Rada) ha commemorato il 114 anniversario della nascita di Stepan Bandera, capo dei collaborazionisti nazisti ucraini (responsabili dell’uccisione di migliaia di ebrei, polacchi, russi e ucraini nella Seconda Guerra Mondiale), poi fuggito con i suoi superiori in Germania, da dove – sotto la protezione della Nato – continuò per qualche tempo a guidare il terrorismo dell’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA). Fin quando non fu rintracciato dal KGB a Monaco di Baviera, nel 1959.

La notizia è stata divulgata da Eduard Dolinsky, direttore generale del Comitato ebraico ucraino: “Le pagine ufficiali FB e Twitter della Verhovna Rada [Parlamento] dell’Ucraina celebrano il 114° compleanno di Stepan Bandera“.
🇺🇦1 січня виповнюється 114 років від дня народження Степана Бандери (1909-1959).

Степан Бандера:
📌Коли між хлібом і свободою народ обирає хліб, він зрештою втрачає все, в тому числі і хліб. Якщо народ обирає свободу, він матиме хліб, вирощений ним самим і ніким не відібраний. pic.twitter.com/NxEmHa0SA7

— Верховна Рада України (@verkhovna_rada) January 1, 2023
Cerimonie dello stesso genere, con la partecipazione di personalità politiche e religiose, si sono tenute in diverse città. Insomma, non si tratta di “qualche intemperanza estremistica”, ma di una “cultura” profondamente condivisa all’interno dell’attuale classe dirigente a Kiev.

Qui da noi siamo invece tempestati di messaggi rassicuranti sul nazismo ucraino. Ricordiamo, fra tutti, Enrico Mentana, direttore del telegiornale de La7 e fondatore della testata Open, che spiegava come i membri del battaglione Azov – nazisti dichiarati e tatuati – non fossero più dei veri nazisti “perché inseriti nell’esercito regolare ucraino”.

Naturalmente Mentana è troppo intelligente per non sapere e capire che se dei nazisti vengono “regolarizzati”, senza mai abiurare al proprio “credo”, ma anzi rivendicandolo ad ogni occasione, è il regime politico che li accetta in quanto tali. Ossia quel regime politico considera il nazismo come parte integrante della propria identità.

Come ciò si concili con i “valori democratici” è un compito che lasciamo volentieri ai gazzettieri mainstream. Siamo certi che riusciranno a stupirci con voli pindarici degni del signor Arestovych

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