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11/05/2025

Precario cessate il fuoco tra India e Pakistan

Dall’India – Dopo giorni di intensi scontri, nel pomeriggio di sabato 10 maggio India e Pakistan hanno concordato un cessate il fuoco immediato, mediato dagli Stati Uniti con l’assistenza di Arabia Saudita e Turchia.

La notizia arriva poche ore dopo l’inizio della controffensiva pakistana agli attacchi missilistici indiani chiamati “operazione Sindoor”, con la quale Islamabad ha dichiarato di aver colpito numerosi obiettivi militari nel Kashmir indiano (soprattutto intorno alle città di Jammu e Srinagar).

L’accordo riguarda tutte le operazioni militari su terra, aria e mare lungo la Linea di Controllo (LoC) e nelle altre aree contese del Kashmir ed è stato accolto con sollievo dalla popolazione kashmira.

Tuttavia, la situazione rimane incerta e violazioni del cessate il fuoco sono altamente possibili se i due Paesi non si impegnano ad aprire un vero e proprio dialogo politico sulle sorti della regione, iniziativa che nessuno dei due sembra intenzionato a prendere.

In particolare, la sospensione del Trattato delle Acque dell’Indo attuata unilateralmente dall’India il 24 aprile scorso come risposta immediata all’attacco terroristico di Pahalgam, rimane uno dei fattori di maggiore instabilità, mettendo in serio pericolo la sicurezza alimentare pakistana.

La fragilità dell’accordo è risultata evidente già nelle prime ore dopo la stipula del cessate il fuoco, quando i due Paesi si sono accusati reciprocamente di violazioni della tregua con segnalazioni di attacchi missilistici e scontri aerei da entrambi i lati, soprattutto nel territorio del Kashmir indiano di Jammu e Srinagar.

A riprova di quanto instabile rimanga la situazione, intorno alle 23 del 10 maggio (19:30 ora italiana) il Ministro degli Esteri indiano Vikram Misri ha dichiarato che “Nelle ultime ore si sono verificate ripetute violazioni dell’intesa raggiunta questa sera tra i direttori generali delle operazioni militari di India e Pakistan. Le forze armate stanno dando una risposta adeguata e appropriata a queste violazioni. Invitiamo il Pakistan ad adottare misure appropriate per affrontare queste violazioni e gestire la situazione” aggiungendo che l’esercito indiano ha ricevuto istruzioni di “trattare con fermezza” qualsiasi violazione.

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