Tutti sappiamo che
il poveretto, o la poveretta, che vuole votare alle primarie
politicamente parlando è alla canna del gas. Il problema è che, invece
di spegnere il gas o di allontanarsi, si getta a capofitto sulla canna
aspirando tutto il veleno possibile. Tutto questo è comprensibile:
nonostante il centrosinistra abbia tolto salario, occupazione, diritti,
spesa sociale, sia in Italia che a Livorno, la propaganda è sempre
forte. Addirittura fatta in modo che neanche la realtà si manifesti: da
un anno, sostenendo il governo Monti, il Pd governa con Berlusconi.
Nessuno ne parla e la persona più credulona, o semplicemente sensibile, è
incline a vedere la propaganda e non la realtà. Suggeriamo quindi una
serie di tecniche ad argomenti utili per debellare questi veri e propri
comportamenti tossici attorno a persone sane. Certo è che quando, per il
bene di una persona o di una comunità, non si può rinchiudere un
potenziale elettore in casa, o portarlo ad una gita fuoriporta, ci
vogliono anche gli argomenti. Eccone qui qualcuno.
PIAZZARSI A CENA CON IL POTENZIALE AVVELENATORE MENTRE C’E’ IL TG.
Tanto la fonte inquinante è quella. Assecondare il potenziale
avvelenatore quando si intravede Berlusconi, o anche Casini, e piazzare
l’asso quando si vede Monti. Dire con nonchalanche: “Ma scusa Monti CON I
VOTI DEL PD non aveva diminuito il debito pubblico?” Non appena colui, o
colei, che intende votare alle primarie abbocca alla domanda piazzare
con fare affabulatorio il racconto, dei dati reali, dello strepitoso
aumento del debito pubblico dovuto alle politiche Monti sostenute dal
Pd. Non vi ci vorrà molto per far capire che se uno vota alle primarie
contribuisce ad impoverire il bilancio pubblico.
APERITIVO CON NAPOLITANO.
Il potenziale suicida che vuol votare alle primarie crede in Napolitano
come gli adepti della setta della Guyuana prima del suicidio di massa
del ’79. Ma anche qui la realtà può farsi spazio anche nelle menti più
ottenebrate. Prendete il potenziale suicida, invitatelo e offritegli un
aperitivo. Con il tipico fare delle chiacchiere da bar introducete la
storia della trattativa Stato-Mafia. Cominciate dalla mafia, dalla Dc
siciliana, dall’incriminazione di Mancino. Napolitano introducetelo
dopo, quando è montata l’indignazione contro le solite storie Dc-mafia.
Quando il vostro interlocutore capirà, piazzate il colpo del Pd che ha
difeso Napolitano in tutta questa torbida storia. Il desiderio di
suicidio, ovvero di votare alle primarie, nel vostro interlocutore
sparirà all’istante.
ALLA MULTISALA CON IL MITO DELL’EUROPA.
E’ scientificamente provato che nella mente di un kamikaze, tipo uno
che vota alle primarie, ci sono dei veri e propri blocchi emotivi.
Blocchi che formano dei veri e propri imperativi comportamentali fino
all’autoannullamento del soggetto. Uno dei blocchi più forti, nella
mente del poveretto che vuole votare alle primarie, è il mito
dell’Europa. Terra promessa in nome della quale tutti i sacrifici
saranno ripagati (come no...). Oppure terra terribile in nome del quale
l’unico comportamento da tenere è una feroce competitività contro tutto e
tutti (come no...). Ma anche le peggiori malattie si vincono. Portate
il vostro aspirante kamikaze alla multisala. Offritegli dei pop-corn. A
quel punto con poche studiate, improvvise frasi raccontate quale conto,
tutto a spese nostre, il Pd si è impiegato a far pagare agli italiani, e
per vent’anni, con il fiscal compact. Al vostro interlocutore, capito
quale conto gli ha addebitato il Pd, andrà sicuramente qualche pop corn
di traverso, ma dopo un paio di colpi di tosse gli insani propositi
saranno svaniti.
L’ULTIMO OSTACOLO: NICHI VENDOLA.
Qui tratta di un particolare tipologia di suicida: il sopravvissuto
alla triste stagione del voto utile, al “ma non vorrai fare il gioco di
Berlusconi? (quando il centrosinistra con Berlusconi ci ha fatto gli
affari per anni mentre i fessi lo votavano, of course). Non
arrabbiatevi, siate freddi. Al primo “ma votando Nichi si può spostare
l’alleanza a sinistra”, tirate fuori l’Ansa delle dichiarazioni di
Vendola “sosterrò Renzi se vince le primarie”. L’aspirante suicida
capirà al volo che stava votando per il mago Do Nascimiento della
sinistra radicale. Dalla gratitudine vi pagherà anche il caffè.
Se
il vostro interlocutore, o interlocutrice, ha l’intenzione di votare
Renzi vincete la sensazione di vivere in un mondo di sfortunati.
Semplicemente mettetegli una mano sulla spalla e con un semplice, ma
amichevole, “ma che botta c’hai” passa tutto. A volte nella realtà è
come nelle favole: basta una semplice parola per vincere il peggiore dei
malefici.
per Senza Soste nique la police
Ahimè ho l'impressione che la fetta maggioritaria dell'elettorato di sinistra sia ancora persa nei miasmi infetti della retorica da boccaloni degli ultimi 20 anni, almeno a giudicare da questi numeri.
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