Mentre l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Catherine
Ashton, «deplora i recenti annunci» sulla costruzione di nuove 1500
case per coloni israeliani a Gerusalemme est, il governo Netanyahu
progetta di andare avanti con altre 3.360 abitazioni negli insediamenti
ebraici in Cisgiordania. Lo rivela il quotidiano Haaretz, citando Ofir Akunis, un deputato del partito di destra Likud, guidato dal primo ministro.
Il governo israeliano pensa di avviare in tempi brevi la costruzione di 860
unità abitative negli insediamenti di Ariel, Maaleh Adumim, Givat Zeev,
Beitar Ilit, Karnei Shomron e Elkana. I piani edilizi prevedono altre
1.400 nuove case anche in insediamenti colonici isolati, a ridosso delle
principali città palestinesi. Infine altri 1.100 alloggi saranno
realizzati in tempi più lunghi a Shilo e Nokdim.
Una nuova immensa colata di cemento nei Territori occupati
annunciata dopo la liberazione, ieri, di 26 detenuti politici
palestinesi e a pochi giorni dal ritorno in Israele e Territori Occupati
del segretario di stato Usa John Kerry che sostiene di lavorare a uno
«storico accordo di pace definitivo» tra israeliani e palestinesi.
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