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28/11/2014

Ucraina o «cara»: 3miliardi francesi per l’embargo della portaelicotteri russa


L’embargo più contestato al mondo, forse il più autolesionista: dopo le pressioni subite dagli alleati statunitensi e dell’Europa Orientale ‘russofoba’ la Francia ha deciso che non consegnerà le portaelicotteri ‘Mistral’ alla Russia. Tra anticipo da restituire e penalità un conto di 3 miliardi.

A Parigi non erano per niente convinti. Per logica e per convenienza. Quella portaelicotteri pronta nei cantieri francesi di Saint Nazaire non andava certo a modificare gli equilibri militari della Nato con la Russia. In più, quelle due navi, una finita e una ancora in cantiere, davano soldi e lavoro in tempi di crisi. Ma le pressioni subite dagli alleati statunitensi e dell’Europa Orientale più anti russa, hanno praticamente costretto la Francia a sospendere la consegna dei vascelli ‘fino a nuovo ordine’. Oggi la ‘Vladivostok’, la nave d'assalto anfibio tipo Mistral pronta da settimane nei cantieri navali.

Il Presidente Francois Hollande prova e spiegare la difficile scelta a perdere ai suoi concittadini che già vivono forti disagi: ‘La situazione attuale nell’est dell’Ucraina continua a non consentire la consegna della prima unità’. Donbas colpevole. Quindi Hollande stima ‘Che conviene soprassedere, fino a nuovo ordine, all’esame della richiesta per l’autorizzazione necessaria all’esportazione della prima nave alla Russia’. Incertezza ora su cosa accadrà ai 400 marinai russi che da fine giugno sono a Saint Nazaire per il programma di addestramento in previsione della consegna della portaelicotteri.

La ‘Vladivostok’ pronta e tirata a lucido ora bloccata in acque francesi (anche l’equipaggio russo?), mentre l’accordo da 1,2 miliardi di euro sottoscritto fra Mosca e Parigi nel giugno del 2011 prevede la consegna della seconda unità, la Sebastopoli, nel 2015. Pasticcio. La Russia ‘per il momento’ non intende ricorrere contro la violazione del contratto da parte della Francia e ‘intende aspettare con pazienza - dichiara il vice ministro della difesa Yuri Borisov all’agenzia Sputnik Internationa l- anche se ‘il contratto prevede ogni situazione’. Ovvero il pagamento di penali in caso di mancata consegna.

Il ministero della Difesa russo ha garantito che la Marina russa ‘se la caverà tranquillamente’ anche senza le due navi da guerra Mistral. ‘La portaelicotteri non rappresenta un elemento indispensabile per lo sviluppo della nostra flotta militare’ ha dichiarato Borisov, spiegando che i soldi dell’anticipo che Parigi dovrà ora restituire alla Russia verranno spesi da Mosca ‘in modo efficace’. Rompendo il contratto Parigi dovrebbe pagare a Mosca circa 3 miliardi di euro, tra risarcimenti e multe. I russi chiederanno prima il rimborso dell’anticipo versato (circa un miliardo di euro) e dopo le penali.

Fonte

Se queste navi non modificano gli equilibri in campo perchè cazzo si producono e vendono? Domanda retorica, ovviamente, la risposta sta nel fatto che il complesso militare industriale di ogni paese è il settore per eccellenza degli sprechi e delle mangerie.

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