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22/11/2014

Rigassificatore OLT, i 5 Stelle svelano i numeri: 45 milioni all'anno per rimanere vuoto


Dopo interrogazioni parlamentari e articoli di denuncia, il Movimento 5 Stelle porta fino in fondo la sua denuncia contro gli aiuti di Stato al Rigassificatore Olt di Livorno e presenta un esposto all'Antitrust chiedendo di vigilare e impedire che vengano dati arbitrariamente sussidi pubblici che rischiano di arricchire alcuni operatori e danneggiare i consumatori.

La vicenda è nota: il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto l'impianto livornese come "infrastruttura strategica e indispensabile per la sicurezza del sistema nazionale del gas", concedendogli il diritto a una garanzia sui ricavi, il cosiddetto "fattore di garanzia". Parliamo di sussidi pari a 25 milioni di euro per il 2014 e 25 milioni per il 2015 destinati in sostanza ad un impianto che sino ad oggi non ha mai funzionato.

Infatti, tutti sanno che il Rigassificatore al largo delle coste di Livorno - il cui scopo è riportare il gas liquido (Gnl) allo stato gassoso per poi immetterlo nella rete nazionale - è un terminale di proprietà dei Gruppi E.ON, IREN, OLT Energy Toscana e GOLAN LNG destinato ad un servizio di 'peak shaving', ovvero ad operare solo nel caso di una punta eccezionale di richiesta di gas da parte del sistema. E infatti dal dicembre 2013 al settembre 2014 il terminale non ha rilasciato alcuna capacità (dati pubblicati da OLT Offshore LNG Toscana Spa), cioè non è mai entrato in funzione.

Eppure nei mesi scorsi il governo decide di concedergli un fattore di garanzia che gli assicura la copertura di una quota di ricavo. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas dispone che l'onere in questione sia posto in capo al conto di gestione alimentare della componente tariffaria addizionale della tariffa di trasporto CVFG. Tradotto: il 'regalo' al Rigassificatore che non ha mai funzionato porterà ad un aumento delle tariffe di luce e gas, che i consumatori si ritroveranno dritti dritti in bolletta.

Per questo abbiamo chiesto all'Authority di vigilare sulla correttezza dell'applicazione del riconoscimento del fattore di garanzia a OLT Offshore LNG Toscana S.p.a., per il periodo 2013-2014, tenuto conto che dai dati del funzionamento dell'impianto si mostra palesemente l'inattività per l'anno 2013 e parte del 2014 facendo così mancare i presupposti richiesti per essere individuato come "infrastruttura strategica" e quelli per accedere conseguentemente al riconoscimento del fattore di garanzia. 

Abbiamo chiesto di vigilare affinché l'onere, stimabile pari a circa 45 milioni di euro, non pesi impropriamente sui costi sostenuti da parte dei consumatori nella bolletta energetica del gas anche in coerenza di un più generale obiettivo di ridurre la tariffa elettrica; e di vigilare affinché il fattore di garanzia riconosciuto non venga impiegato come un aiuto di Stato che favorisce un'impresa o minaccia di falsare la concorrenza secondo quanto disposto dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea; e che non si verifichino arricchimenti anomali da parte di taluni operatori a scapito di altri e, soprattutto, a scapito dei consumatori finali.

20 novembre 2014

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