Dopo interrogazioni parlamentari e articoli di denuncia,
il Movimento 5 Stelle porta fino in fondo la sua denuncia contro gli
aiuti di Stato al Rigassificatore Olt di Livorno e presenta un esposto
all'Antitrust chiedendo di vigilare e impedire che vengano dati
arbitrariamente sussidi pubblici che rischiano di arricchire alcuni operatori e danneggiare i consumatori.
La vicenda è nota: il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto l'impianto livornese come "infrastruttura strategica e indispensabile per la sicurezza del sistema nazionale del gas",
concedendogli il diritto a una garanzia sui ricavi, il cosiddetto
"fattore di garanzia". Parliamo di sussidi pari a 25 milioni di euro per
il 2014 e 25 milioni per il 2015 destinati in sostanza ad un impianto che sino ad oggi non ha mai funzionato.
Infatti, tutti sanno che il
Rigassificatore al largo delle coste di Livorno - il cui scopo è
riportare il gas liquido (Gnl) allo stato gassoso per poi immetterlo
nella rete nazionale - è un terminale di proprietà dei Gruppi E.ON,
IREN, OLT Energy Toscana e GOLAN LNG destinato ad un servizio di 'peak shaving',
ovvero ad operare solo nel caso di una punta eccezionale di richiesta
di gas da parte del sistema. E infatti dal dicembre 2013 al settembre
2014 il terminale non ha rilasciato alcuna capacità (dati pubblicati da OLT Offshore LNG Toscana Spa), cioè non è mai entrato in funzione.
Eppure nei mesi scorsi il governo decide
di concedergli un fattore di garanzia che gli assicura la copertura di
una quota di ricavo. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas dispone
che l'onere in questione sia posto in capo al conto di gestione
alimentare della componente tariffaria addizionale della tariffa di
trasporto CVFG. Tradotto: il 'regalo' al Rigassificatore che non ha mai
funzionato porterà ad un aumento delle tariffe di luce e gas, che i consumatori si ritroveranno dritti dritti in bolletta.
Per questo abbiamo chiesto all'Authority
di vigilare sulla correttezza dell'applicazione del riconoscimento del
fattore di garanzia a OLT Offshore LNG Toscana S.p.a., per il periodo
2013-2014, tenuto conto che dai dati del funzionamento dell'impianto si
mostra palesemente l'inattività per l'anno 2013 e parte del 2014 facendo
così mancare i presupposti richiesti per essere individuato come
"infrastruttura strategica" e quelli per accedere conseguentemente al
riconoscimento del fattore di garanzia.
Abbiamo chiesto di vigilare affinché l'onere, stimabile pari a circa 45 milioni di euro, non pesi impropriamente sui costi sostenuti da parte dei consumatori nella bolletta energetica del gas anche in coerenza di un più generale obiettivo di ridurre la tariffa elettrica;
e di vigilare affinché il fattore di garanzia riconosciuto non venga
impiegato come un aiuto di Stato che favorisce un'impresa o minaccia di
falsare la concorrenza secondo quanto disposto dal Trattato sul
funzionamento dell'Unione Europea; e che non si verifichino
arricchimenti anomali da parte di taluni operatori a scapito di altri e,
soprattutto, a scapito dei consumatori finali.
20 novembre 2014
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