Inviato a Senza Soste da Vega Engineering
Il primo mese del 2017 si è concluso con
ben 69 infortuni mortali sul lavoro, di cui 54 in occasione di lavoro e
15 in itinere. Un dato particolarmente elevato quello rilevato
dall’ultima analisi condotta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
sulla base di dati INAIL, in modo particolare se lo si confronta con il
mese di gennaio 2016 quando il dato si era assestato a 37 casi.
L’Abruzzo è stata la Regione maggiormente coinvolta con 15 casi, seguita dalla Lombardia con 8 decessi e dal Veneto con 6.
Nonostante le regioni più colpite si
trovino al nord e centro Italia, la macro area con un maggior indice di
incidenza sugli occupati è il Sud Italia con 20 casi, pari al 37%, dato
in linea con l’anno precedente. Il Sud è seguito dal Nord-Ovest con 17
casi e una percentuale del 31,5.
Da un punto di vista provinciale,
Pescara risulta essere il capoluogo con più casi di infortuni mortali
sul lavoro con 12 decessi nel mese di Gennaio e con una incidenza sugli
occupati del 112,5. Pescara è seguita da L’Aquila con 3 casi e un indice
di incidenza pari al 27,7.
I casi di morte sul lavoro in Italia per
settore economico, evidenziano un picco di casistica in settori non
determinati con 24 unità, pari al 44,4% dei casi totali. Questi sono
seguiti dai 7 decessi del settore dell’attività dei servizi di alloggio e
ristorazione, pari al13% del totale.
Le morti bianche che hanno coinvolto
stranieri sono state 7, pari al 13%, mentre i connazionali interessati
sono stati 47 pari all’87%. Dal punto di vista del genere, 45 infortuni
mortali hanno coinvolto uomini (83,3%), mentre 9 sono state le donne
(16,7%).
Le fasce d’età che contano in maggior
numero di casi, 14 vittime ciascuna, sono quella tra i 45 e 54 anni e
quella tra i 55 e 64 anni (25,9% sul totale ciascuna). Tuttavia l’indice
di incidenza più elevata sugli occupati è riservata alla fascia d’età
degli ultra sessantacinquenni.
Ci auguriamo che il comunicato e le
tabelle statistiche possano diventare un utile strumento di lavoro per
Voi e possano contribuire a diffondere la cultura della sicurezza sul
lavoro.
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