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19/08/2017

Nave nera. Gravi minacce fasciorazziste al compagno Vasta

“Nella più completa indifferenza della magistratura, i mercenari fascio-razzisti di Defend Europe – la rete neonazista che ha messo in mare la C-Star, con il compito di impedire i salvataggi in mare da parte delle navi delle Ong – continuano a minacciare di aggressione i giornalisti che si sono occupati della loro squallida azione.

E’ di ieri una dura risposta de Il Fatto Quotidiano alle minacce rivolte dal “portavoce” dei nazisti, l’ex ufficiale di marina Gian Marco Concas, giustamente intitolata “Cari razzisti del mare, Andrea Palladino non è solo”. E anche noi, che abbiamo riportato i servizi di Andrea sulla C-Star accompagnando altri servizi dei nostri collaboratori in Sicilia, siamo fermissimi nel dire “Andrea non è solo”.

Allo stesso modo ci teniamo a segnalare a tutta la stampa mainstream – quella che lancia alti lai sui neonazisti di Charlottesville e tace sui banderisti al governo in Ucraina (per non parlare della benevola neutralità con Casapound o Forza Nuova) – che questa banda di mercenari ha già iniziato a minacciare per le stesse ragioni, con telefonate anonime, il compagno Orazio Vasta, militante dell’Usb e collaboratore di Contropiano.

Non nutriamo molte illusioni sul preteso antifascismo di facciata della stampa mainstream. Ci limitiamo a ricordare che se certe telefonate minatorie venissero fatte da “anarchici” le manette sarebbero già scattate da tempo. Se ci sono due pesi e due misure, com’è evidente, la legge non è uguale per tutti. E lo Stato non è quel dice di essere.

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“Orazio Vasta, sei convinto che non riusciremo a raggiungerti? Sono io quello che ti spaccherà il fegato”. Questa è la frase che sintetizza le gravi minacce telefoniche subite dal compagno Orazio Vasta, militante della Federazione di Catania dell’USB, in seguito ai suoi articoli sulla “nave nera”, pubblicati da vari giornali on line.

Minacce, che Vasta ha denunciato ai carabinieri del capoluogo etneo: “Come militante dell’USB e come giornalista, insieme ad altri colleghi e compagni, mi sono occupato della nota “nave nera”, che sarebbe dovuta arrivare a Catania, imbarcare dei mercenari legati all’estrema destra fascista, recarsi nel Mediterraneo, intercettare le navi delle ONG, sequestrare le migranti e i migranti e, poi, consegnarli alle autorità libiche... Per mettere in atto la nostra strategia di contrasto all’arrivo di questa nave, come USB, abbiamo attivato, assieme a tantissime associazioni catanesi, una campagna di vigilanza antirazzista e antifascista al porto di Catania... Dal 20 luglio sono iniziate le telefonate anonime con le minacce fasciste... : “Orazio Vasta, sei convinto che non riusciremo a raggiungerti? Sono io quello che ti spaccherà il fegato”... “Il comunismo internazionale non riuscirà a distruggere l’Europa bianca. A Catania, vi staneremo tutti”.

Le minacce dei fasciorazzisti – che, in queste ore, hanno anche raggiunto il giornalista Andrea Palladino – non hanno intimidito il nostro compagno e tutte e tutti coloro che erano a conoscenza della situazione.

CATANIA ANTIFASCISTA NON SI FA INTIMIDIRE.

ANTIFASCISMO, MILITANTE, ORA E SEMPRE.

USB C’E’!

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