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12/04/2022

Grecia - Continuano proteste contro il transito di armamenti Nato

I lavoratori della compagnia ferroviaria privata greca Trainose continuano a rifiutarsi di trasportare armi della NATO e degli Stati Uniti. I lavoratori hanno affermato in una dichiarazione: “Non saremo complici del passaggio della macchina da guerra attraverso il territorio del nostro Paese“.

I dipendenti di Trainose, che si sono rifiutati di partecipare alla fornitura tecnica dei treni che trasportano carri armati NATO in la direzione del porto di Alessandropoli, sono stati minacciati di licenziamento. A Salonicco hanno bloccato un treno di carri armati.

I ferrovieri della sala macchine di Salonicco hanno subito pressioni per andare ad Alexandropoli per circa due settimane. Quando nessuno ha acconsentito al trasporto “volontario”, i lavoratori hanno iniziato a essere minacciati di licenziamento.

Un ferroviere di Alessandropoli ha chiarito che non si sarebbe trasferito e ha sottolineato che “i lavoratori delle ferrovie non possono essere utilizzati come complici nel trasporto di munizioni della Nato all’Ucraina“.

Venerdì scorso, i sindacati e le associazioni hanno protestato sotto il Ministero della Difesa della Grecia contro l’invio di forze di spedizione dell’esercito, o di attrezzature militari per i gruppi di combattimento della NATO in Bulgaria. I manifestanti hanno consegnato una risoluzione al ministero in cui si afferma che:
“La guerra imperialista in Ucraina tra gli Stati Uniti, la NATO, l’UE e la Russia non ha assolutamente nulla a che fare con gli interessi e le esigenze del popolo ucraino! È una guerra ingiusta, che ha a che fare con le rivalità su chi avrà il sopravvento nella condivisione delle risorse che producono ricchezza, le rotte dell’energia e delle merci, le sfere di influenza!

Denunciamo il governo della ND che sta coinvolgendo il nostro paese nei pericolosi piani di USA – NATO – UE. Sta giocando con il fuoco della guerra in nome degli obblighi contrattuali della Grecia nella NATO e nell’UE.

Il nostro paese è diventato una base militare senza fine, ma allo stesso tempo una calamita per le ritorsioni, con le basi USA-NATO sul territorio che sono in attesa e partecipano alle operazioni militari. Autostrade, ferrovie, porti e aeroporti civili sono stati messi a disposizione delle forze USA-NATO per contribuire a questi piani pericolosi!

Condanniamo la preparazione da parte del governo greco per inviare unità delle forze armate greche alle formazioni di battaglia (battlegroups), nel quadro della forza di reazione rapida della NATO in Bulgaria! Le forze armate greche non hanno un lavoro fuori dai nostri confini!

Noi chiediamo:

- Annullare qualsiasi spedizione di forze ed equipaggiamenti militari in Ucraina, Bulgaria o altrove!

- Il disimpegno della Grecia dai piani imperialisti USA-NATO-UE.

- Solidarietà con gli ucraini, i russi e gli altri popoli della regione!”
Intanto i militanti del Partito Comunista di Grecia (KKE) e della Gioventù Comunista di Grecia (KNE) hanno “decorato” i carri armati USA-NATO nel porto di Evros. Manifestazioni si sono svolte anche sulle ferrovie dell’Attica e del Pireo dal partito comunista e dai sindacati del paese.


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