Non si è fatta attendere la ritorsione russa per il bombardamento ucraino sulla città di Belgorod.
Le forze russe, con l’attacco condotto nella notte sulla città ucraina di Kharkiv, hanno colpito “i centri decisionali e le installazioni militari ucraine” in cui è stato pianificato l’attacco di ieri alla città russa di Belgorod. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca attraverso un comunicato. Secondo il ministero di Mosca, il Palace Hotel di Kharkiv ospitava fino a 200 “mercenari” che intendevano prendere parte a “raid terroristici” oltreconfine. L’attacco contro la struttura del Palace Hotel, ha ancora precisato il ministero, ha portato all’eliminazione non solo di membri dell’esercito ucraino ma anche di funzionari dell’intelligence di Kiev, tutti coinvolti nella pianificazione dell’attacco a Belgorod.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità regionali di Belgorod, nella città russa il bilancio è salito a 24 vittime per l’attacco condotto nel pomeriggio di sabato dalle forze ucraine. Il bombardamento nel centro cittadino era stato preceduto da un altro attacco nelle ore precedenti, che aveva fatto tre vittime, tra cui due bambini. L’azione di Kiev segue di un giorno al massiccio bombardamento effettuato dalle forze russe sulle città ucraine e contrassegnato da un bilancio di 23 vittime.
Ma i colpi russi hanno centrato anche altre città ucraine. Un incendio è scoppiato nei locali di un sito di infrastrutture critiche “non identificato” nell’oblast di Kiev dopo un attacco di droni russi, ha riferito il governatore regionale Ruslan Kravchenko il 31 dicembre. Anche le linee elettriche ed edifici commerciali sono stati danneggiati a Kropyvnytskyi quando l’oblast centrale di Kirovohrad in Ucraina è stato attaccato dai russi, ha riferito il governatore Andrii Raikovych, entrambi citati dal Kyev Indipendent.
Secondo l’agenzia russa Ria Novosti gli altri obiettivi erano l’edificio dei servizi segreti ucraini (SBU) nella regione di Kharkhiv e il punto di dispiegamento temporaneo della formazione neofascista “Pravi Sector”. Sarebbero stati colpiti esponenti della direzione dell’SBU, mercenari stranieri e militanti dell’unità Kraken, direttamente coinvolti nella preparazione del sabotaggio sul territorio della Russia.
Inoltre, sarebbe stata colpita una filiale del Centro Nazionale per il Controllo delle Strutture Spaziali vicino al villaggio di Zalestsi che le forze armate ucraine utilizzano per la ricognizione.
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