Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

15/01/2014

Libano, tra minacce qaediste e ripercussioni siriane

Il Libano trema sotto la pressione del conflitto siriano alle sue porte, che rischia di far saltare il fragile equilibrio del Paese alle prese con crisi economica e uno stallo politico che dura da nove mesi. Al Qaeda minaccia ritorsioni per la partecipazione di Hezbollah nei combattimenti dalla parte del presidente Bashar al Assad, mentre i razzi dei ribelli e l'aviazione siriana arrivano in territorio libanese.

È di ieri la notizia di un altro sconfinamento della guerra in Libano: almeno quattro granate sono cadute nell'area di Khirbet Daoud, alla periferia di Arsal, la città di confine diventata il rifugio di migliaia di profughi siriani e la base del traffico di armi e di miliziani verso la Siria. Una enclave sunnita, su cui contano i ribelli, in una zona a maggioranza sciita e roccaforte di Hezbollah. La decisione del Partito di Dio, nella coalizione 8 Marzo che sosteneva il governo uscente ma ancora in carica ad interim, sta destando fibrillazioni in Libano.

La mano lunga di al Qaeda ha punito il Paese dei cedri facendo esplodere un ordigno a Haret Hreik, periferia della capitale. È stato il terzo attacco contro il movimento sciita, dopo le bombe all'ambasciata dell'Iran, alleato di Hezbollah e di Assad, e quelle a Bir el Abed e a Rweiss, quartieri dominati dal Partito di Dio. Altre bombe, contro le moschee sunnite di Tripoli, e omicidi mirati hanno scosso il Libano negli ultimi due anni. Ieri le Brigate Abdullah Azzam, milizia legata ad al Qaeda, hanno giurato vendetta contro l'Iran, Hezbollah e Israele per la morte del loro leader, Majed al-Majed, deceduto il 4 gennaio scorso mentre era sotto la custodia della polizia libanese che lo aveva arrestato per l'attentato contro l'ambasciata iraniana.

In tutto il Nord la situazione è fragile sia per la massiccia presenza di profughi, una crisi umanitaria che durerà a lungo, sia per la vicinanza con le zone siriane dove le truppe di Assad e i suoi oppositori si danno battaglia da quasi tre anni. Arsal è stata colpita almeno 15 volte dagli elicotteri dell'aviazione di Damasco, che hanno fatto morti e feriti. Centinaia di razzi e colpi di mortaio sono caduti nelle regioni settentrionali del Libano da quando è scoppiata la guerra nella vicina Siria, nella primavera del 2011. Le zone libanesi più colpite sono il distretto di Akkar e quello di Hermel. Quest'ultima area è diventata un target dei ribelli siriani dallo scorso aprile, in risposta al coinvolgimento di Hezbollah nel conflitto siriano, risultato decisivo in diverse battaglie.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento