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26/01/2014

Rigassificatore inutilizzato! Il comitato No Offshore pone delle domande a OLT

Il 31 agosto con grande strombazzamento mediatico il terminale di rigassificazione è arrivato di fronte alle coste livornesi. Il 20 dicembre la OLT, proprietaria del terminale, ha annunciato con uno striminzito comunicato di cinque righe e mezzo l’avvio delle attività commerciali del terminale di rigassificazione. Poiché ci sembra doveroso che la popolazione livornese sia correttamente informata sulle prospettive di questo impianto chiediamo alla OLT:

Quanti contratti essa abbia concluso per l’arrivo di navi gasiere al terminale.

Quanti contratti essa abbia concluso con società disposte a utilizzare in “affitto” il terminale per farvi arrivare proprie navi gasiere.

Quanti contratti essa abbia concluso per la vendita del gas, che a quanto pare sarebbe stato stoccato presso il terminale in attesa di acquirenti.

Quanti lavoratori sono stati assunti direttamente dalla OLT, quanti dalla società Ecos, quanti dalla società Fratelli Neri.

Infine chiediamo alla OLT se è vero che l’amministratore delegato della IREN, comproprietaria della OLT, ha dichiarato ai propri azionisti che i ricavi del rigassificatore per il 2014 sono garantiti dallo Stato, cioè da un aggravio sulle bollette del gas.

Ci auguriamo che la OLT vorrà rispondere a queste poche e semplici domande perché se da una parte non possiamo che constatare con soddisfazione che il terminale giace inoperoso, evitando quindi la devastazione del mare e i rischi di incidente, dall’altra riteniamo scandaloso che i costi di questo dissennato progetto (circa 1 miliardo di euro) vengano fatti pagare ai contribuenti.

Comitato contro il rigassificatore

Livorno 23/01/2014

Nota redazionale

Anche La Repubblica abbandona il rigassificatore ed è costretta a dire la verità: Il rigassificatore è al palo scatta l'ipotesi porta a porta. 

Ora spunta l'ipotesi di un utilizzo del rigassificatore nell'ambito della riconversione a gas delle navi. Una prospettiva di lunghissimo periodo in cui addirittura ogni porto dovrebbe avere un centro di stoccaggio del gas liquido arrivato con le bettoline e un piccolo rigassificatore per poter rifornire le navi. La realtà è un'altra: il rigassificatore è un flop totale a nostre spese. E quando leggiamo queste ipotesi ci sembra di ascoltare in sottofondo il rumore delle unghie aggrappate agli specchi

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