20/01/2014
Rischio poliomelite, anche in Europa. Un allarme da non sottovalutare
L’allarme è stato lanciato già da novembre sulla rivista scientifica ‘The Lancet’ da due infettivologi tedeschi: Martin Eichner e Stefan Brockmann. Secondo i due esperti una nuova epidemia di poliomielite sta già colpendo numerose aree della Siria, coinvolte dai combattimenti tra ribelli e lealisti. Ma il pericolo di una epidemia potrebbe estendersi anche all’Europa, dove la poliomelite è stata dichiarata sconfitta e sradicata da almeno dieci anni. I due infettivologi scrivono su The Lancet che l’origine del rischio di estensione risiede nei consistenti flussi migratori di siriani diretti in Europa. Secondo gli studiosi le aree più a rischio in tal senso sarebbero Bosnia Erzegovina, Croazia e Austria, poiché presentano una copertura vaccinale particolarmente bassa. Nel Vecchio Continente si utilizza infatti il vaccino antipolio inattivato (Ipv) e non la vaccinazione antipolio orale (Opv) che è stata sospesa in molte zone per il rischio di paralisi acuta. L’Ipv però è molto incisivo sotto il profilo della prevenzione, ma non costituisce un argine contro la trasmissione. Un altro aspetto che desta preoccupazioni è legato alla tempistica di un eventuale contagio: gli infettivologi tedeschi segnalano che il virus potrebbe restare in circolazione anche un anno prima di manifestarsi compiutamente. In questa situazione,“vaccinare solamente i profughi siriani, come è stato raccomandato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo, deve essere considerato insufficiente. Dovrebbero essere prese in considerazione misure più incisive", scrivono gli autori. “La vaccinazione OPV fornisce un'elevata protezione contro il rischio di contrarre e diffondere dell'infezione, ma solo alcuni dei paesi dell'Unione Europea ne consentono ancora l'uso e nessuno ha scorte di vaccino antipolio orale. L’allarme era scattato già due mesi fa. “Il rischio che casi importanti passino inosservati e si diffondano prima di causare un’epidemia è davvero reale” – aveva spiegato, alla rivista Nature, Marc Sprenger, direttore del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) –. “Gli europei vaccinati sono protetti, ma in molti paesi, comprese Ucraina e Romania e molte delle nazioni più ricche, le vaccinazioni sono sotto il livello ottimale. Fino a 12 milioni di bambini dell’Unione Europea non sono infatti vaccinati contro la poliomielite”. La poliomielite è ricomparsa in alcuni paesi prossimi all’area europea come Israele, nazione con ampi scambi di viaggiatori da e verso l’Europa; e poi con la Siria, da cui partono anche per l’Italia migliaia di rifugiati in fuga dalla guerra civile. Desta quindi preoccupazione il fatto che nazioni “moderne” come Germania e Regno Unito si trovino con coperture vaccinali insufficienti contro questa malattia.
Fonte
Bah francamente un'ondata di vaccinazioni la eviterei volentieri, soprattutto con quello che si conosce in merito agli effetti collaterali dell'opv.
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