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06/02/2014

Siria, tregua umanitaria ad Homs

Dopo 600 giorni i civili siriani intrappolati nella città vecchia di Homs, assediata dall’Esercito e controllata dai ribelli e jihadisti, finalmente saranno evacuati. E’ stato raggiunto un accordo per una “tregua umanitaria”. Ad annunciarlo è l’Onu, precisando che circa 2.500 civili, che hanno estremo bisogno di viveri, medicinali e altri generi di prima necessità, potranno lasciare Homs. «L’intesa sarà applicata molto presto», ha assicurato il governatore della città, Talal al Barazi.

I dubbi restano. Un primo accordo per l’evacuazione di donne e bambini era stato annunciato il mese scorso dal mediatore delle Nazioni Unite, Lakhdar Brahimi, durante i colloqui di Ginevra II. L’accordo però non si era materializzato sia per il rifiuto di molte donne di partire con i figli lasciando indietro gli uomini, sia per le richieste di garanzie da parte dei ribelli sull’arrivo di aiuti umanitari. Molti degli ostacoli sarebbero stati superati ma la tregua umanitaria tra le due parti in lotta deve essere verificata attraverso la sua concreta applicazione sul terreno.

Gli scontri proseguono nel resto del Paese. Negli ultimi cinque giorni oltre 250 morti sarebbero stati causati nella sola Aleppo – secondo dati forniti dall’opposizione – dai barili esplosivi sganciati dagli elicotteri governativi su quartieri controllati dai ribelli. Intanto circa 4mila detenuti sono fuggiti dalla prigione centrale di Aleppo conquistata oggi dai jihadisti del Fronte al Nusra, alleato di al Qaeda. Fondamentale è stata l’azione suicida di miliziano di al Nusra che si è fatto saltare in aria ad uno degli ultimi posti di blocco governativi intorno alla prigione.

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