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17/04/2014

Pasticcio in Ucraina. Quella spia della Cia non è figlio di Maria


Il viaggio segreto del capo della Cia a Kiev. Cosa ci faceva John Brennan in incognito nel Paese, a poche ore dall’avvio dell’operazione speciale delle forze armate ucraine? E chi sono i 20 contractor spariti nel nulla? La Casa Bianca ha dovuto confermare il viaggio del capo della CIA a Kiev.

Nella dichiarazione della Casa Bianca si afferma che solitamente i viaggi del Capo della CIA non vengono resi noti e che quella visita rientrava in un giro di consueti incontri con responsabili dei servizi segreti in Europa. Dato che i primi commenti tendevano ad associare la visita di Brennan con l’avvio della repressione nelle regioni orientali, la precisazione della Casa Bianca ha tentato di escludere che fossero avvenuti incontri politici di simile natura. Ovviamente nessuno può crederci.

Ma la fonte che ha smascherato Brennan ha anche indicato che il capo della CIA era arrivato a Kiev sotto falso nome. E questo, se risponde al vero, sarebbe un po’ strano: per quanto Brennan sia il capo delle spie americane, non ha certo bisogno di comportarsi da spia quando si reca in un Paese amico, tantomeno per normali incontri di routine con i suoi colleghi europei. Non solo Pinocchio ma anche un po’ cretini. Iulo capo della Cia come uno 007 clandestino e sceneggiatura spazzatura.

Per quanto possano essere normali i rapporti e gli incontri tra responsabili dei servizi di sicurezza, anche tra americani e russi, come ha precisato la Casa Bianca per avvalorare il commento, è cosa del tutto diversa che il capo della CIA si rechi in un Paese in cui è in corso un confronto al calor bianco tra gli USA e la Russia. Va da sé che la sua presenza a Kiev è direttamente connessa con questa crisi e rappresenta politicamente e diplomaticamente un bell’inciampo se mai scoperta.

Appare inoltre fuori da ogni senso logico per un capo di un servizio segreto come la CIA andare a Kiev direttamente per portare ordini o consigli. E, del resto, bastava la presenza del vice ministro degli Esteri Victoria Nuland - quella raffinata diplomatica del Vaffa all’Unione europea - a “gestire” la crisi verso la guerra. Inoltre, è il Dipartimento di Stato che stabilisce attività e compiti di ogni agenzia governativa, CIA compresa, in funzione della politica estera USA. Così dovrebbe essere.

Salvo che John Brennan sia andato a Kiev per svolgere un compito eccezionale, che non poteva o non voleva essere svolto dal Dipartimento di Stato. Cose più sporche del solito. Tipo i 20 contractor scomparsi, soldati a pagamento della Greystone Ltd. Una società sussidiaria della Academi, a sua volta erede della discussa società Blackwater. Scatole cinesi che secondo alcune fonti coprirebbero comunque l’“esercito privato” del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento di Stato americani.

Leggendo il Wall Street Journal, si scopre che di questo esercito privato è stato fatto largo utilizzo sia in Afghanistan che in Iraq. E, in entrambi i casi, le perdite tra soldati “non ufficiali”, nell’ordine delle migliaia, si sono avvicinate molto a quelle dei soldati regolari. In Iraq, si ritiene che abbiano operato tra i 50.000 e gli 80.000 contractor con funzioni militari, di cui solo un 50% costituito da americani. L’allora Blackwater operò in Iraq e venne coinvolta in più episodi di uccisioni di civili.

Fonti russe sostengono di avere persino i video della presenza di questi contractor. In Ucraina oggi ci sarebbero circa 300 soldati privati, inquadrati nei gruppi Jaguar e Falcon, a fare da supporto ai reparti speciali ucraini. Problema: da quanto tempo erano là e per quale scopo? Cosa è accaduto esattamente? E un fatto come questo è collegabile con la presenza del capo delle CIA e ne giustifica i rischi per la sicurezza USA? Strano. Allora cos’altro c’era di scottante da imporre la sua presenza?

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