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26/05/2015

Turchia - l'AKP potrebbe perdere la maggioranza parlamentare

Il partito Giustizia e Sviluppo (Akp) potrebbe perdere la sua maggioranza parlamentare nelle elezioni del 7 giugno e sarebbe, pertanto, costretto a formare un governo di coalizione. E’ questo il dato più interessante che emerge da un sondaggio condotto da Sonar i cui risultati sono stati pubblicati ieri.

Sonar sostiene che il partito del presidente Erdogan dovrebbe ottenere il 41% dei voti, la principale forza di opposizione (il Partito repubblicano del popolo CHP) il 26%, la formazione nazionalista (MHP) il 18,1% e quella di sinistra pro-curda il 10,4%, cioè di poco sopra la soglia elettorale fissata al 10%. E’ il secondo sondaggio in pochi giorni che non dà al partito di governo una maggioranza assoluta, indispensabile per realizzare i cambiamenti costituzionali richiesti dal presidente Erdogan per avere maggiori poteri esecutivi.

Il “sultano” appare nervoso. Ieri ha duramente attaccato il celebre quotidiano New York Times che, in un editoriale dello scorso fine settimana, aveva consigliato agli Stati Uniti e agli altri alleati della Nato di chiedere al presidente turco di allontanarsi dal “sentiero distruttivo” che sta seguendo. “E’ come se [il NY times] stesse dando ordini agli Usa e alle altre forze. Siete un giornale per cui sapete quale è il vostro posto. State interferendo negli affari turchi e state oltrepassando i limiti della libertà di informazione” ha affermato ieri Erdogan durante un incontro organizzato dal centro di “Ricerca sociale, economica e politica” a Washington.

Ma se Ankara litiga con la stampa statunitense, diverso è il suo atteggiamento con l’amministrazione Obama soprattutto quando si parla di Siria. Usa e Turchia, infatti, hanno concordato “in linea di principio” a sostenere alcune forze dell’opposizione siriana. Ad affermarlo è stato ieri il ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu. Secondo Cavusoglu, l’appoggio aereo proteggerà i ribelli siriani addestrati dagli statunitensi in territorio turco. Secondo il piano turco-americano, riferisce la Reuters, 15.000 combattenti dovrebbero essere mandati in Siria per combattere i miliziani dello Stato Islamico (Is).

Il ministro degli esteri turco non ha spiegato cosa intende per “linea di principio”, né che tipo di sostegno aereo verrà fornito (né da chi). “C’è un accordo di principio su un ponte aereo. Come questo avverrà sarà responsabilità dell’esercito” ha dichiarato al quotidiano filogovernatico turco Daily Sabah. Cavusoglu ha poi ribadito un vecchio mantra di Ankara: se è vero che combattere l’Is è una priorità, anche il “regime [di Bashar al-Asad] deve essere fermato”. Tuttavia, ha negato qualunque intesa con Riyad per una operazione militare congiunta in Siria.

Molto cauta resta Washington. Gli ufficiali statunitensi hanno sì ammesso che sono in corso trattative con i turchi su come combattere lo Stato Islamico, ma sostengono che al momento nessuna decisione è stata presa. L’amministrazione Obama si è mostrata finora contraria a creare per i ribelli siriani una “zona di sicurezza” (come vuole Ankara) perché teme che questa potrebbe essere letta come dichiarazione di guerra contro Damasco.

Divergenze tra Turchia e Usa continuano a rimanere anche su altri aspetti della guerra civile in corso in Siria. Secondo alcuni commentatori, i ritardi nel programma di addestramento dell’opposizione moderata siriana sarebbero dovuti ai disaccordi che i due alleati Nato hanno sulle finalità di questa operazione. La Turchia, infatti, ritiene che il training militare debba rientrare in una strategia di più ampio respiro che porti alla caduta di al-Asad. Washington, per quanto contraria al presidente siriano, afferma che il suo obiettivo è soltanto quella di sconfiggere i miliziani jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi.


AGGIORNAMENTO ORE 10:30  Ferita nella città turca di Adana la candidata del principale partito di opposizione turco.

La candidata del principale partito di opposizione turco (CHP- partito del popolo repubblicano), Elif Doğan Türkmen, è stata ferita in un attacco armato avvenuto stamane in un ristorante nel sud della provincia di Adana alle ore 9 locali. Türkmen è stata colpita al ginocchio mentre si recava ad una “colazione elettorale” secondo quanto ha dichiarato il governatore di Adana, Mustafa Büyük. Ricoverata in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita.

La polizia ha aperto un'inchiesta.

A meno di due settimane dalle parlamentari, il clima politico si fa tesissimo in Turchia. Soprattutto ad Adana dove recentemente il candidato del partito di governo Giustizia e Sviluppo (Akp), Ramazan Demir, è stato pugnalato allo stomaco tre volte.

Il 18 maggio due bombe sono esplose nei quartier generali del partito di sinistra pro-curdo Hdp (partito del popolo democratico) ad Adana e Mersin.

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