Mentre il presidente francese François Hollande fa appello alla mobilitazione dei riservisti e rinnova la sua intenzione di creare una Guardia Nazionale allo scopo di affrontare meglio la minaccia terroristica, dalla Corsica gli indipendentisti del Fronte di Liberazione Nazionale (FLNC) lanciano un chiaro messaggio ai jihadisti: “se colpite l’isola, risponderemo”.
In un comunicato, inviato al giornale “Corse Matin”, l’organizzazione indipendentista clandestina minaccia esplicitamente di realizzare rappresaglie nei confronti degli islamisti radicali in caso di attacchi in Corsica. Dopo aver chiesto ai musulmani corsi di essere vigili e di segnalare ogni tipo di deriva islamista radicale in nome di una comunità di destino e nazionale che comprende tutti gli abitanti dell’isola al di là dell’etnia e della religione, il FLNC avverte i jihadisti: ”Sappiate che ogni attacco contro il nostro popolo vedrebbe da parte nostra una risposta determinata senza scrupoli”.
Nel giugno scorso il FLNC aveva annunciato un processo di smilitarizzazione e un’uscita progressiva dalla clandestinità, ma a quanto sembra l’organizzazione non ha alcuna intenzione di smobilitare. “La volontà dei salafiti – recita il comunicato – è chiaramente di impiantare in casa nostra la politica dell’Isis e noi siamo pronti. La vostra filosofia medioevale non ci spaventa”. E ancora: “Il popolo corso è forte (…) di scelte politiche difficili che non ci hanno mai fatto scivolare come voi nella barbarie”.
La determinazione contro il terrorismo islamista non rende certo l’FLNC un alleato del governo di Parigi. Infatti il comunicato non risparmia critiche anche allo Stato francese accusato di “una parte importante di responsabilità se il dramma dovesse prodursi qui da noi poiché conosce i salafiti in Corsica (sarebbero 8 e sappiamo per certo che uno degli Imam corsi è un informatore della polizia). Il popolo corso ha pagato fin troppo il prezzo della vostra storia imperialista. Rispettate i vostri impegni, state al vostro posto ed evitate di provocare il mondo che vi circonda. Può darsi che allora riuscirete ad arginare la violenza che oggi vi aggredisce”. E poi ancora: “Bisognerà che la Francia cessi la sua propensione a intervenire militarmente e a voler dare lezioni di democrazia al mondo intero, se vuole evitare che i conflitti che essa semina attraverso il mondo non ritornino come un boomerang sul proprio suolo” scrive il FLNC con estrema lucidità.
L’organizzazione clandestina rivendica anche il proprio ruolo nella prevenzione di possibili attacchi sul suolo corso quando scrive: “possiamo affermare che la nostra organizzazione ha permesso nel mese di giugno di sventare un attentato sul nostro territorio in un luogo altamente frequentato”.
In riferimento ad alcuni attacchi razzisti che hanno preso di mira a febbraio un ristorante kebab e l’ingresso di una macelleria halal, prese di mira da raffiche di mitragliatrice, e ad alcune manifestazioni di stampo xenofobo organizzate sull’isola nei mesi scorsi che presero di mira una moschea ad Ajaccio, il Fronte scrive: “coloro che tra di noi sentono delle affinità con partiti o associazioni di estrema destra, corse o francesi, hanno sbagliato lotta. Il FLNC non è il rifugio per i frustrati di una lotta razziale o xenofoba. Niente di ciò che difendiamo assomiglia alle ideologie fascistoidi che alimentano gli spiriti fragili e i social network in questo momento. Non è così, non è mai stato così e non lo sarà mai. Noi confidiamo nella forza dei nostri giovani, nella loro capacità di resistere all’oscurantismo e di creare una società più giusta e le condizioni di un avvenire più nobile, più sereno e più equilibrato. In questo ci avrà al suo fianco.”
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