Nelle scorse ore il Ministro Calenda ha firmato il decreto di aggiudicazione del gruppo Ilva alla cordata AM INVESTCO ITALY composta dal colosso Franco-Indiano ARCELOR MITTAL e dal gruppo Marcegaglia.
È bene ricordare che il piano industriale presentato al MISE dalla cordata vincitrice appare contraddittorio e lacunoso, l’unica certezza che si ha è il numero degli “esuberi”... 5000 lavoratori !!
Lo schema è il classico delle grosse crisi industriali Italiane, prevede la NEW COMPANY (MITTAL) e la BAD COMPANY (ILVA IN AS).
Nella NUOVA COMPAGNIA transiteranno una parte dei lavoratori mentre la restante parte finirà nella BAD COMPANY, i cosiddetti “ESUBERI” a cui si ipotizza un reimpiego nelle “BONIFICHE” ma che in realtà diventeranno inizialmente lavoratori precari in CIGS e disoccupati dopo qualche anno.
Il piano industriale di Mittal presenta una serie di contraddizioni, forse volute, infatti ci pare assurdo sostenere che si può marciare con una sola linea di Agglomerazione e dichiarare di poter fare 6 MLN di tonnellate di acciaio con la sola ACC 2 in marcia!! Altra grossa contraddizione è la marcia simultanea di AFO 1-2-4 per mantenere con una sola Acciaieria !! Inoltre zero garanzie sui TUBIFICI.
Le possibili spiegazioni a ciò sono due: o vi è la volontà di Mittal espressa nei tecnicismi del piano industriale, di chiudere lo stabilimento e in particolar modo l’area a caldo, oppure gli “errori” sono voluti per dare colore alla trattativa sindacale per poter così “abbassare” di 2000-2500 unità il personale in esubero...
Per la serie “sparo 5000 esuberi , nella trattativa col sindacato riduco gli esuberi a 3000 unità o forse meno e facciamo tutti un figurone...!!
Se l’ipotesi è la seconda si configurerebbe una trattativa sindacale già segnata, o meglio sarebbe una falsa trattativa...
Ma Mittal si tranquillizzi, noi non ci accontentiamo di ridurre gli esuberi o i licenziati, per noi NON CI SONO ESUBERI!!
L’altra grossa anomalia di questa vicenda risiede nel fatto che il sindacato ha potuto visionare solo il piano di ARCELOR MITTAL, mentre nessuna informazione ci è stata data dal MISE in merito all’offerta dell’altra cordata, ovvero ACCIAITALIA, il tutto dietro un categorico “le regole attuali ci vietano di divulgare informazioni in merito, dovete fidarvi di noi“.
Strano il nostro paese, da un lato il Ministro De Vincentis dichiarava poche ore fà in merito al rilancio di ACCIAITALIA: “Il futuro dell’Ilva è cosa troppo seria perché possa essere oggetto di improvvisazioni giunte fuori tempo massimo”, dall’altro viene negata la possibilità di comparare i piani delle due cordate, insomma ci viene da dire che la TRASPARENZA in Italia è oramai un OPTIONAL e la SERIETÀ pure.
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