“Non si può votare per abolire la legge di mercato, come non si può votare per abolire la legge di gravità” – Carlo Alberto Carnevale Maffè, Università Bocconi
Dopo aver giurato e spergiurato che non avrebbero mai ceduto, i
Grilloverdi naturalmente hanno ceduto, stralciando sia quel che resta
del miserrimo Reddito di cittadinanza, che la fantomatica Quota 100
pensionistica dalla manovra finanziaria, per renderla più digeribile ai
vampiri dell’UE. Come Fracchia, minacciano sfracelli davanti ai
colleghi, per poi cagarsi sotto all’arrivo del capoufficio.
In particolare non c’è promessa solenne o valore fondante che la
maggioranza dei grillini non sia disposta a rimangiarsi fino all’ultima
briciola, pur di restare aggrappata alla posizione di potere che ha
raggiunto, e che si restringe e diventa sempre più scivolosa, come una
lastra di ghiaccio in un mare in tempesta, circondata dai pescecani,
soprattutto leghisti.
Tutta la fantascientifica rivoluzione del M5S s’è ridotta al
bisogno disperato di riuscire a distribuire qualche buono spesa ai suoi
elettori, prima che Salvini glieli porti via tutti.
Mentre l’Unione Europea continua a spedire lettere minatorie a raffica come uno spam bot.
Questo match truccato fra cazzari e sanguisughe è avvilente. La nostra unica
speranza è il loro annientamento reciproco. Purtroppo però hanno più
volte dimostrato d’avere la resilienza degli scarafaggi, specialmente la
Lega, che si trova bene in entrambe le categorie, e quando si sarà
sgonfiata la bolla populista, conta di tornare fra i “moderati”, i
borghesi (post) berlusconiani i cui interessi in realtà non ha mai smesso di tutelare in via prioritaria, alla faccia del popolo.
La democrazia occidentale s’è rivelata la peggiore truffa a schema piramidale del millennio.
Votare è inutile, nella migliore delle ipotesi.
Perché non c’è nessun vero cambiamento politico e sociale possibile senza cambiamento del modello economico.
Questa pantomima è l’unica “democrazia” consentita dal capitalismo.
Intanto il cadavere del PD aspetta d’essere rianimato dal morso
di Minniti. Le conduttrici “progressiste” lo adorano, Gruber, Panella,
Merlino, Berlinguer, lo intervistano con occhi sognanti, lo supplicano
di salvare la nazione dai fascisti impresentabili.
E riconsegnarla a quelli beneducati.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento