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27/08/2019

Sudan - Transizione in corso, chi è il nuovo primo ministro?

di Federica Iezzi

Dopo mesi di incertezza politica e di violenze, il Sudan sembra entrare in una nuova era con il recente giuramento del nuovo primo ministro e del nuovo consiglio sovrano con membri militari e civili. Abdalla Hamdok è stato scelto come primo ministro dallo stesso movimento di protesta.

Il consiglio sovrano, composto da sei civili e cinque militari, governerà il Sudan per poco più di tre anni fino a quando si potranno tenere le nuove elezioni. Sostituisce il Consiglio Militare di Transizione, che ha preso il potere ad aprile dopo che il presidente-sovrano Omar al-Bashir è stato costretto a lasciare l’incarico, in seguito a mesi di proteste di massa contro il suo governo pluridecennale, proteste da cui è nata l’Alleanza della libertà e il cambiamento, alleanza di gruppi della società civile e partiti di opposizione

L’esercito sudanese ha rovesciato al-Bashir in aprile dopo mesi di manifestazioni diffuse contro il suo governo autoritario. Le prime proteste risalgono allo scorso dicembre a causa di condizioni economiche disastrose. Anche il generale Abdul Fattah al-Burhan, prima a capo del Consiglio Militare di Transizione, ha prestato giuramento come presidente del consiglio sovrano. Condurrà il consiglio per 21 mesi, in seguito un leader civile, nominato dal movimento di protesta, subentrerà per i seguenti 18 mesi.

Con l’inizio del periodo di transizione, il Sudan è entrato nella fase più complessa, la fase di costruzione e riforma. Oltre ad al-Burhan, i militari nel consiglio sono il generale Mohamed Hamdan Dagalo, Yasser Abdul Rahman al-Atta, Ibrahim Jabir e Shams al-Din Kabashi. I sei civili includono due donne: Ayesha Musa Saeed e Raja Nicola Issa Abdul-Masseh, giudice della minoranza copta cristiana del Sudan. Gli altri sono Hassan Sheikh Idris Qadi, Al-Siddiq Tawer Kafi, Mohammed al-Fekki Suleiman e Mohamed Osman Hassan al-Taayeshi.

Il consiglio sovrano sovrintenderà alla formazione di un governo e di un organo legislativo composto da 300 membri. Dunque, il prossimo focus del popolo sudanese sarà sul consiglio esecutivo, che avrà la maggioranza delle forze di libertà e cambiamento.

I tortuosi negoziati sul consiglio civile e militare congiunto non si sono arrestati nonostante una mortale repressione della sicurezza in un sit-in di protesta nella capitale Khartoum. Almeno 250 persone sono state uccise da dicembre, secondo gli organizzatori della protesta. Ora le sfide future includono la lotta alla crisi economica che ha scatenato le proteste contro al-Bashir e i conflitti in corso nelle regioni del Darfur, Kordofan e Blue Nile.

Ma chi è Abdalla Hamdok? Famoso economista, a seguito di lunghi negoziati con il Consiglio Militare di Transizione, ha strappato il ruolo di primo ministro nel governo del Paese. Nato nella provincia centro-meridionale del Kordofan, Hamdok ha oltre 30 anni di esperienza come economista e analista senior specializzato in sviluppo economico in tutta l’Africa. Ha iniziato a trattare le sfide immediate: inflazione, disoccupazione giovanile e disponibilità di materie prime. Dal 1981 al 1987 è stato un alto funzionario del Ministero delle finanze e della pianificazione economica del Sudan, prima di assumere diversi ruoli di leadership in istituzioni tra cui l’African Development Bank e l’International Labour Organization.

Ha ricoperto la carica di vice segretario esecutivo nella Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa. La nomina di Hamdok a primo ministro segnala l’intenzione della nuova leadership sudanese di affrontare una crisi finanziaria ormai divenuta cronica. La sua più grande sfida sarebbe quella di integrare il Paese nell’economia internazionale dopo 20 anni di paralizzanti sanzioni commerciali statunitensi.

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