L’ambasciata israeliana in Italia si è dichiarata “scioccata” dal fatto che un attivista palestinese e due Ong come “Al-Haq” e “Addameer”, messe fuorilegge dalle autorità di Tel Aviv, siano state invitate ad una audizione davanti alla sottocommissione per i diritti umani del Camera dei Deputati.
L’attivista palestinese è Shawan Jabarin, direttore di Al Haq, ma per le autorità israeliane è un “terrorista” del Fplp. Nei mesi scorsi, a livello europeo è cresciuta una campagna che chiede di non accettare la decisione israeliana di rendere illegali sei organizzazioni non governative palestinesi. A novembre una inchiesta condotta da giornalisti israeliani aveva smontato pezzo su pezzo l’operazione di criminalizzazione delle Ong palestinesi.
Le sei organizzazioni messe fuorilegge da Israele sono Al-Haq, Addameer, Bisan Center, Defense For Children International-Palestine, Union of Agricultural Work Committees e Union of Palestinian Women’s Committees.
L’ambasciata israeliana sta facendo il diavolo a quattro, affidando a media e agenzie sempre allineati la diffusione della sua nota di protesta. “Questo invito – strepita in una nota – è un riconoscimento per il terrorismo e contrasta completamente con l’aspettativa dell’intera comunità internazionale di dissuadere e impedire alle organizzazioni terroristiche di operare dall’interno di strutture civili e di impedire che qualunque forma di finanziamento finisca nelle mani delle organizzazioni terroristiche. Invece di dare un palco alle organizzazioni terroristiche, la sottocommissione dovrebbe dare un chiaro messaggio che chieda all’Italia di dichiarare che le organizzazioni terroristiche non saranno finanziate dall’Italia e che l’Italia taglierà qualsiasi legame con le organizzazioni terroristiche designate come tali, anche se queste nascondono le loro azioni con una copertura umanitaria”.
Nella sua audizione alla Commissione della Camera, Shawan Jabarin, direttore della Ong Al Haq, ha rigettato le accuse delle autorità israeliane contro le Ong paestinesi ed ha definito Israele come un sistema basato sull’apartheid, un finto Stato democratico e una potenza occupante.
Il deputato di Forza Italia Orsini, ha diffuso una nota, del tutto sdraiata sulle posizioni dell’ambasciata israeliana, in cui esprime “sconcerto e rammarico per l’invito a parlare in una sede istituzionale della Camera dei Deputati dei rappresentanti di due associazioni palestinesi, “Al-Haq” e “Addameer”, accusate di essere profondamente legate al terrorismo contro la popolazione civile ebraica” e che ne approfittano per attaccare “l’unica democrazia compiuta del medio-oriente, il paese dei sopravvissuti alla Shoah – come “Stato razzista e coloniale”.
La Presidente della Commissione, Laura Boldrini, ha replicato agli attacchi dell’ambasciata israeliana e di Forza Italia: “Considero le affermazioni contenute nella nota dell’Ambasciata del tutto inesatte e improprie”, ricordando inoltre che l’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Ue Josep Borrell, ha dichiarato che le sei Ong palestinesi incriminate sono inserite nei programmi di finanziamento dell’Unione europea e che l’Alta Commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, ha definito la messa al bando dell Ong da parte di Israele come una violazione delle libertà di associazione, di opinione, di espressione e di partecipazione attiva alla vita pubblica.
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