Pubblichiamo questa simulazione elaborata dall’Università di Princeton su una guerra combattuta con il ricorso alle armi nucleari. Praticamente l’Europa sarebbe il primo obiettivo e ne uscirebbe distrutta, Russia e Stati Uniti semidistrutti. Se si salva qualcosa o qualcuno sarà nell’emisfero sud.
Nella simulazione della Princeton University, in Italia si vede chiaramente come i primi obiettivi colpiti dalle armi nucleari sarebbero Aviano e Ghedi (dove ci sono una novantina di bombe nucleari Usa), le basi militari di Camp Darby e Sigonella e subito dopo Roma.
Gli autori della simulazione, presentando il loro lavoro, scrivono: “SGS (Science and global Security, ndt) ha sviluppato una nuova simulazione per un’escalation di guerra plausibile tra gli Stati Uniti e la Russia utilizzando posizioni, obiettivi e stime di mortalità realistiche delle forze nucleari. Si stima che nelle prime ore del conflitto ci sarebbero più di 90 milioni di persone morte e ferite. Questo progetto è motivato dalla necessità di evidenziare le conseguenze potenzialmente catastrofiche degli attuali piani di guerra nucleare degli Stati Uniti e della Russia. Il rischio di una guerra nucleare è aumentato drammaticamente negli ultimi due anni poiché gli Stati Uniti e la Russia hanno abbandonato i trattati di controllo delle armi nucleari di vecchia data, hanno iniziato a sviluppare nuovi tipi di armi nucleari e hanno ampliato le circostanze in cui potrebbero utilizzare armi nucleari”.
Uno scenario impressionante ma non più impossibile. Per questo la guerra in corso va fermata, adesso!
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