di Francesco Dall'Aglio
Cose che però non tornano nemmeno nelle confessioni, chiamiamole così, dei terroristi arrestati:
1) 500.000 rubli sono pochissimi soldi (e infatti ci sono contraddizioni, prima 500.000, poi "qualche milione").
2) Hanno chiaramente ricevuto addestramento militare, si tratterebbe di capire se legalmente o illegalmente (nel senso, come militari o come terroristi). I loro profili non sembrano essere né di veterani né di radicalizzati.
3) Hanno organizzato tutto loro, piano, armi, auto, via di fuga? O gli è stato fornito e loro hanno messo solo la manodopera? Si aspettavano che qualcuno li prelevasse al confine? E chi? Sempre l'organizzazione che ha rivendicato? Oppure hanno preso la macchina e sono partiti per Dio sa dove?
4) Nella foto diffusa oggi tre su quattro (la allego, ho coperto le scritte per ovvi motivi) hanno gli stessi vestiti utilizzati durante l'attacco e la fuga. Quindi è stata scattata poco prima dell'azione, non in una base jihadista (del resto la bandiera è attaccata al muro col nastro isolante). Dove? Nell'ostello a nord di Mosca dove vivevano? Perché è stata diffusa con i volti sfumati?
Insomma, non si sa niente.
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