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20/03/2024

Olimpiadi. Inaccettabile doppio standard tra Russia e Israele

Gli atleti russi non potranno prendere parte alla parata alla cerimonia di apertura delle prossime Olimpiadi di Parigi. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha deciso martedì a Losanna che gli atleti di Russia e Bielorussia, che gareggiano come “neutrali”, dovranno assumere un ruolo di spettatori allo spettacolo del 26 luglio con 160 barche sulla Senna.

A causa della guerra contro l’Ucraina, gli atleti russi e bielorussi possono competere ai Giochi estivi nella capitale francese solo a determinate condizioni. Tra le altre cose, la bandiera russa, l’inno e altri simboli di stato sono vietati. Inoltre, gli atleti non devono avere alcun legame con l’esercito. Le squadre non sono ammesse.

Alla cerimonia di premiazione, in caso di vittoria di una medaglia, verrà issata una bandiera neutrale e verrà suonato un inno neutrale senza testo, ha spiegato MacLeod.

Una linea severa quella confermata dal Comitato Internazionale Olimpico, ma decisamente contraddittoria rispetto ad un altro Stato – Israele – per il quale viene invocato quantomeno un trattamento analogo a quello riservato alla Russia per i crimini di guerra contro la popolazione palestinese a Gaza. Crimini su cui la Corte Internazionale dell’Aja ha aperto un procedimento per genocidio.

Ieri alcuni attivisti della campagna internazionale BDS hanno protestato davanti alla sede del Comitato Olimpico Internazionale a Losanna, in Svizzera, chiedendo il divieto di Israele a partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi a causa dei crimini di guerra commessi a Gaza.

Venerdi scorso una manifestazione analoga, con analoga richiesta, si è tenuta a Roma sotto la sede del Comitato Olimpico Nazionale (CONI).

Il doppio standard adottato dal CIO è la conferma di un trattamento differenziato tra paese e paese che diventa sempre meno accettabile dalla comunità internazionale, quella vera non quella limitata alle cancellerie dei paesi occidentali.

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