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14/10/2013

L'intelligence europea a caccia dei critici della Trojka

Un recente saggio di Barbara Spinelli, ha ricordato che, intervenendo al forum di Cernobbio nel settembre 2012, l'allora premier Mario Monti invitò i poteri forti e i rappresentanti della grande borghesia presenti a preoccuparsi ed organizzarsi nei confronti del crescente risentimento popolare contro i diktat della Trojka europea. “C’è il rischio che mentre la costruzione europea si perfeziona, le difficoltà dell’Eurozona facciano emergere grandi, crescenti e pericolosi fenomeni di rigetto nelle opinioni pubbliche dei vari Paesi, con tendenze all’antagonismo e populismi che mirano alla disgregazione”. E ha poi proseguito: “La contrapposizione tra Paesi del Nord e del Sud dell’Europa fa riemergere vecchi stereotipi e vecchie tensioni. È paradossale e triste che mentre si sperava di completare l’integrazione europea si verifichi un pericoloso fenomeno opposto che mira alla disintegrazione dell’Europa. E questo avviene in quasi tutti i Paesi”. Non solo. Monti pretese anche la convocazione di un apposito vertice dell'Unione Europea per la lotta contro il populismo.

I risultati di quel vertice europeo straordinario, accolto entusiasticamente da Van Rompuy, si stanno vedendo, non solo sul piano della banalizzazione/criminalizzazione delle opinioni critiche verso i Trattati Europei, i dikat della Trojka e le misure di austerità e rigore, ma anche dello spionaggio e della repressione. Una preoccupazione dell'establishment europeo che viene confermata anche dal sondaggio Demos pubblicato oggi su La Repubblica nel quale si certifica – pur cercando di mitigarlo con i titoli e le parole – il crollo dell'europeismo della società italiana dal quasi 60% del 2000 al 33% di oggi.

Il sito tedesco  Deutsche Wirtschafts Nachrichten riporta che tra i progetti più ambiziosi del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble, ci sia la creazione di un nuovo servizio di intelligence a livello di Unione Europea con retroscena piuttosto inquietanti. Finanziato con circa 230 milioni di Euro all'anno, secondo il sito tedesco, l'Unione Europea avrebbe ormai quasi portato a termine la creazione di un sistema europeo di intelligence capace di monitorare e spiare gran parte delle attività dei cittadini. Il servizio ufficialmente si occuperà principalmente di terrorismo ed evasione fiscale. “Nei fatti però cercherà ogni tipo di informazione: dai dissidenti agli euroscettici, dagli evasori fiscali fino ai "populisti" che criticano le politiche di Bruxelles” commenta il sito. Questo nuovo apparato di intelligence di Bruxelles avrà il compito di garantire, conclude il sito tedesco, che l'integrazione dell'EU proceda senza ostacoli.

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