Francia, Germania e Gran Bretagna hanno presentato una bozza al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per una nuova risoluzione con l'obiettivo di mettere fine ai raid nella Striscia di Gaza. Il documento di due pagine invita a un cessate il fuoco immediato e duraturo che comprenda la fine del lancio di razzi verso Israele e lo stop alle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Fonti diplomatiche fanno sapere che l'iniziativa europea vuole ottenere il sostegno unanime dei 15 membri del Consiglio di Sicurezza, dopo che una bozza presentata dalla Giordania aveva incontrato delle resistenze, in particolare da parte degli Stati Uniti. Il documento chiede anche al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon di fare delle proposte per "mettere in pratica le indicazioni della risoluzione", destinata a rilanciare i negoziati israelo-palestinesi al Cairo.
Quest'ultima fase del conflitto, iniziata l'8 luglio, ha causato la morte di 2.083 palestinesi, in maggioranza civili e di 62 israeliani in stragrande maggioranza militari. Un portavoce dei Comitati di Resistenza Popolare palestinesi giovedì sera ha dichiarato che le organizzazioni palestinesi nella striscia di Gaza non si sentiranno impegnate da nessuna eventuale risoluzione di cessate il fuoco deliberata delle Nazioni Unite. “Noi continueremo a combattere fino a quando Israele non accetterà le nostre condizioni”, ha detto il portavoce dei Crp. Il leader di Hamas a Gaza, Khaled Meshaal, intervistato giovedì dall’agenzia di stampa turca Anadolu, ha ribadito che non si ritornerà al tavolo dei colloqui al Cairo sul cessate il fuoco finché Israele non si piegherà alle condizioni dei palestinesi. Meshaal ha accusato Israele di attuare ciò che fece Hitler perpetrando un olocausto a Gaza, ma soprattutto ha negato che Hamas abbia complottato per rovesciare l’Autorità Palestinese in Cisgiordania come invece era stato diffuso nei giorni scorsi dai giornali israeliani.
A Gaza intanto è salito a 4 il numero palestinesi uccisi nelle ultime ore, in due raid israeliani avvenuti a Deir al Balah e Nusseirat, lo riferisce l'agenzia Nena News.
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