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24/08/2014

La ferrovia cinese nel cuore dell’Africa


La Cina primo partner commerciale per l’Africa, scavalcando già nel 2009 gli Stati Uniti. Da ottobre i lavori per la realizzazione della prima tratta di una nuova linea ferroviaria che in pochi anni collegherà il porto kenyota di Mombasa al centro dell’Africa Orientale attraverso 6 Paesi.

Un’opera gigantesca pensata da giganti, l’Africa che la ospita, la Cina che la realizza. Sfida tecnica di una ferrovia veloce attraverso sei diversi Paesi e 3,8 miliardi di dollari da spendere. Far diventare in meno di 10 anni l’Africa Orientale uno degli sbocchi privilegiati per il made in China nel mondo. Mossa strategica di Pechino giocata al massimo livello. L’11 maggio a Nairobi, capitale del Kenya, è stato il premier cinese Li Keqiang a firmare l’accordo per la prima tratta di una linea ferroviaria che entro il 2018, sostituirà i binari di epoca coloniale e unirà l’Oceano Indiano al cuore dell’Africa.


Prima tratta, inizio ad ottobre: 609 chilometri ferrati dal porto di Mombasa a Nairobi, riducendo il tempo di viaggio da 15 a 4 ore e abbattendo la congestione del traffico in uno dei porti più attivi di tutta l’Africa. È qui che ogni giorno decine di cargo cinesi attraccano e scaricano tonnellate di merci ed è da qui che altre navi ripartono trasportando materie prime africane destinate ai mercati asiatici. Seconda fase dei lavori nel 2017. La rete ferroviaria attraverserà l’Uganda, con diramazioni verso la Repubblica Democratica del Congo, verso Rwanda e Burundi e a nord verso il Sud Sudan.

Per condurre la partita il governo di Pechino ha applicato le linee guida del ‘China’s African Policy’. Una politica economica aggressiva basata su due principi: nessuna pretesa di “esportare democrazia” - eterno problema statunitense - e investimenti certi per lo sfruttamento di risorse naturali e nuove partnership commerciali. La banca pubblica cinese China Export-Import Bank, si è fatta carico del 90% dei costi. I lavori sono andati alla società del gruppo China Communications Construction Company, che si è aggiudicato la commessa senza dover affrontare una gara d’appalto.

La Cina è il primo partner commerciale per l’Africa, scavalcando nel 2009 gli Stati Uniti. I numeri che hanno segnato il sorpasso: oltre un milione di tecnici e lavoratori cinesi impiegati stabilmente in Africa, un interscambio che nel 2012 è arrivato a 198,5 miliardi di dollari e che nel 2013 dovrebbe arrivare oltre quota dei 200 miliardi. Prestiti alle economie africane che entro il 2015 dovrebbero toccare quota 30 miliardi. La neo-colonizzazione cinese dell’Africa procede senza sosta, e all’Occidente non restano che le briciole di un Continente di cui non ha ormai più il controllo da anni.


Ma non basta. Gli altri progetti cinesi in Africa. In Etiopia la China Railway Enginnering e la China Civil Engineering Construction stanno lavorando alla tratta ferroviaria Addis Abeba-Gibuti, 756 chilometri che dovrebbero essere completati entro l’autunno del 2015. Sempre ad Addis Abeba il gruppo cinese China Railway Group sta realizzando la prima metropolitana leggera, il cui costo sarà di 500 milioni di dollari. Intanto il governo cinese sta lavorando sul progetto della ferrovia Luxor-Alessandria, tratta ad alta velocità che collegherà Hurgada, Luxor e Il Cairo ad Alessandria.

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