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11/07/2020

In Olanda svelate le due specie di imbrogli della nostra politica

Il premier olandese Rutte nei colloqui con Conte ha posto tra le tante condizioni quella di abolire quota 100. Sia chiaro: non è una battuta, ma un piccolo anticipo delle condizioni che la UE porrebbe imporre per darci un po’ di soldi, aiuti o prestiti che siano.

Cioè si potranno ricevere finanziamenti sotto la voce MES, o Ricovery Fund, o Fiera di Santa Ursula, ma il risultato non cambia: le condizione ci sono e sono quelle “riforme” liberiste che impongono privatizzazioni e taglio dei diritti sociali.

Quindi tutti coloro che in Italia - PD, Confindustria, Berlusconi, grande stampa - annunciano caterve di miliardi europei belli e pronti che non arriverebbero solo per colpa di qualche tabù ideologico nostrano, tutti questi “europeisti” imbrogliano. Come il Gatto e la Volpe che promettono a Pinocchio la crescita degli zecchini sugli alberi, nel campo dei miracoli.

Ma l’Olanda ha svelato anche l’altra specie di imbroglioni nostrani. Mentre Rutte dettava le sue condizioni a Conte, sotto il palazzo si aggirava il fascista olandese Wilders con un cartello ove era scritto chiaro e tondo: “neanche un centesimo all’Italia”.

Questo Wilders, che pure sostiene il governo del suo paese, assieme a Le Pen è uno dei principali alleati di Salvini nella UE. Del resto non è una novità che la destra “sovranista” italiana sia alleata coi peggiori detrattori del nostro paese, che considerano terra di mafia mandolini e spreco di soldi pubblici.

Ricordate gli abbracci di Meloni con il clerico-fascista Orban, altro fiero oppositore degli aiuti all’Italia? I sovranisti italiani o in Europa contano come il due di coppe, o imbrogliano in Italia, o tutt’e due.

Quindi, se gli europeisti raccontano balle facendo credere che la UE ci darebbe soldi gratis, i sovranisti fanno altrettanto quando dichiarano di opporsi all’austerità UE, mentre tutti i loro soci europei ne sono fanatici assertori, prima di tutto in casa nostra.

Insomma europeisti e sovranisti proclamano due narrazioni fieramente opposte, che in realtà sono solo due facce diverse dello stesso partito degli affari e del liberismo; e l’Olanda ce lo ha mostrato.

Intanto Di Maio ha incontrato in gran segreto Draghi, naturalmente non per parlare di politica o economia, ma per discutere di cinema.

Abbiamo la classe politica più imbrogliona, che purtroppo sta educando il paese a sua misura.

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