Fiorella Mannoia, una tra le cantautrici più amate, ha aderito alla campagna contro il blocco statunitense verso Cuba. Lo ha fatto dal suo account Twitter ufficiale.
Nel suo tweet ha scritto che: “Cuba ha subito per 60 anni l’embargo più crudele mai perpetrato contro una nazione. A prescindere da ciò che pensi di Cuba, questo è un crimine che il popolo cubano sta pagando, soprattutto in un momento come questo. Io dico di no ”, ha commentato Fiorella Mannoia, riferendosi a un video pubblicato dall’Associazione Italia Cuba. Inutile dire che sul suo profilo twitter sia partita una ampia e talvolta aspra discussione su Cuba.
Ormai sono quasi 60 anni che gli Stati Uniti mantengono un feroce ed esteso blocco contro Cuba non avendo mai perdonato all’isola e alla sua Rivoluzione di non aver piegato la testa davanti alle aggressioni e alle ingerenze Usa.
Dopo alcune significative aperture avvenute durante l’amministrazione Obama, negli ultimi quattro anni l’offensiva statunitense è invece ripresa e si è intensificata con l’amministrazione Trump, con lo scopo di incidere il più possibile sull’economia cubana, impedendone il normale sviluppo e causare difficoltà, carenze e disagio al popolo cubano affinché cessi di sostenere la Rivoluzione cubana.
Non è la prima volta che Fiorella Mannoia, prende posizione contro il blocco e la politica di vessazioni degli Stati Uniti contro Cuba. A ottobre del 2019 in un altro tweet, mettendo il dito nella piaga dell’ipocrisia, scriveva: “Cuba ha un embargo che dura da 60 anni e sono tutti d’accordo. Ma con Erdogan che sta massacrando un popolo traccheggiano, ci pensano, tentennano... poi dice che uno deve credere nella politica”.
E nel 2013, proprio dopo un viaggio a Cuba così riportava le sue impressioni: “Sono tornata da Cuba più confusa di quando ero partita. Cuba è gioia e dolore, è un’altalena di sentimenti e di valutazioni, è amore e odio, è ciò che poteva essere e non è stato… almeno non compiuto” scrive Fiorella Mannoia, “Di una cosa sono certa, dai racconti di chi ha vissuto la rivoluzione si capisce che è stata un’avventura epica, unica nella storia. Ho imparato a non dare giudizi affrettati su Cuba, nel bene e nel male, perché è più complicato di quanto si immagini”.
Insomma una lezione di rispetto, approccio e impegno verso una realtà come Cuba dalla quale molti avrebbero tutto da imparare.
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