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15/02/2022

Morte dello studente in alternanza, proteste in tutta Italia

Sono scesi subito in piazza nelle maggiori città italiane, gli studenti e le studentesse delle scuole medie superiori del paese.

La seconda tragica morte di un loro coetaneo mentre era impegnato in uno stage aziendale, avvenuta a Fermo nel marchigiano, ha scatenato la rabbia di un soggetto sociale in lotta da mesi e che ora ha conosciuto in poche settimane due prove di quello che va dicendo da anni: l’alternanza scuola-lavoro è un crimine e come tale va abolita, la formazione non può essere messa al servizio degli interessi privati dell’impresa.

“In tutta Italia, blitz di OSA sotto gli Uffici Scolastici Regionali per richiedere l’abolizione immediata dei PCTO (l’attuale nome dell’Alternanza Scuola Lavoro, ndr) e le dimissioni di Bianchi”, si legge in una nota diramata sui social dall’Opposizione Studentesca d’Alternativa.

I blitz sono segnalati a Roma, Milano, Torino, Bologna, Bari e Pisa.

“A Roma, OSA è con gli studenti del movimento ‘la Lupa’ partendo dal MIUR e arrivando a Montecitorio in corteo per le vie di Roma, per portare tutta la nostra rabbia sotto i palazzi del Governo Draghi”.

Proprio sotto il segno della Lupa, il neonato Movimento studentesco nazionale dalla due giorni di assemblea romana del 5 e 6 febbraio, in queste settimane si erano susseguite altre occupazioni (soprattutto a Torino).

È notizia di poco fa invece la prima occupazione in una scuola di Catania, sintomo di un malessere sociale che si propaga lungo tutto lo stivale e che gli studenti organizzati decidono di manifestare tramite l’atto – sia chiaro, tutto politico, come sempre è stato – dell’occupazione.

“A questo ennesimo fatto tragico che colpisce la nostra generazione, dopo la morte di Lorenzo neanche un mese fa, la nostra risposta è la lotta”, continua l’Osa, che rilancia l’appuntamento di mobilitazione che si annuncia caldissimo di questo venerdì.

“Gli studenti sono pronti a riversarsi nelle strade delle città di tutta Italia il 18 febbraio, per la giornata di Mobilitazione Studentesca Nazionale, per portare la rabbia della nostra generazione dopo questa ennesima morte, richiedere l’abolizione immediata dell’Alternanza Scuola Lavoro e le dimissioni del Ministro Bianchi in quanto responsabile della situazione gravissima che stiamo vivendo”.

“Non dimenticheremo e non perdoneremo: è una promessa di lotta”. La scuola tanto voluta dall’Unione Europea (privatizzata, esamificio, precaria, al servizio del profitto sulla pelle degli studenti), e ben recepita da tutti i governi degli ultimi decenni, sta creando una generazione pronta a lottare per il proprio futuro, offuscato ancor di più dai venti di guerra che spirano in questa parte del mondo.

“La borghesia produce innanzitutto i propri becchini”, scriveva Marx verso la conclusione del Manifesto nel 1848.

“La scuola ha bisogno di una rivoluzione”, urlano oggi gli studenti.

Bentornata tra noi, lotta di classe.

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