In oltre 40 città italiane oggi ci sono stati cortei degli studenti per dire basta alle morti di ragazzi come loro durante gli stage e l’alternanza scuola-lavoro. Ma c’era anche molto di più, inclusa la richiesta di dimissioni del Ministro dell’Istruzione Bianchi e del Ministro dell’Interno Lamorgese.
In alcune città l’obiettivo delle manifestazioni studentesche sono state le sedi della Confindustria e, nel caso di Napoli, anche la sede del PD, il partito che ha voluto l’alternanza scuola-lavoro e continua a difenderla.
A Torino migliaia di studenti sono partiti da piazza XVIII Dicembre. In città sono oltre quaranta le scuole occupate in queste settimane di protesta contro l’alternanza scuola-lavoro e l’esame di Maturità. Il corteo era aperto dallo striscione “Contro alternanza maturità e repressione no alla scuola del padrone”. Idee molto chiare dunque, tanto da portare il corteo sotto la sede della Confindustria dove gli studenti hanno provato a forzare l’entrata difesa da carabinieri e polizia e c’è stato un po' di affrontamento.
A Napoli tre studenti si sono versati addosso vernice rossa davanti alla sede regionale del Pd esponendo uno striscione con le scritte “C’at accise” (‘Ci avete ucciso’) e “Le vostre mani sono sporche del nostro sangue”. Anche qui il corteo si è poi diretto alla sede locale della Confindustria.
A Roma il corteo è partito da Piazza Vittorio su via Cavour aperto dallo striscione “Di scuola non si può morire. È tempo di riscatto”. Tra gli striscioni uno chiedeva esplicitamente le dimissioni del ministro Bianchi. All’altezza di via dei Serpenti ha provato a deviare verso la sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale (quello che ha fortemente voluto le sanzioni contro gli studenti che avevano occupato le scuole). ma è stato bloccato per quasi due ore dalla polizia.
A Milano il corteo è partito da Piazza Cairoli caratterizzato da vari striscioni. “Non si può morire di scuola”, “Contro questo modello di scuola“. Prima di partire gli studenti hanno srotolato un lungo striscione sulla statua al centro della piazza chiedendo di abolire l’alternanza scuola-lavoro e spiegando che “l’alternanza è solo sfruttamento”.
Circa 1500 studenti e studentesse hanno percorso le vie del centro scandendo slogan contro l’alternanza scuola-lavoro, la presenza delle aziende private nella scuola e le disposizioni del ministro Bianchi sull’esame di maturità. Il corteo si è concluso davanti all’Assolombarda, dove sono stati ricordati Lorenzo e Giuseppe, i due ragazzi morti recentemente durante stage di scuola-lavoro.
In un comunicato l’organizzazione studentesca OSA fa un primo punto sulla giornata di mobilitazione di oggi.
In alcune città l’obiettivo delle manifestazioni studentesche sono state le sedi della Confindustria e, nel caso di Napoli, anche la sede del PD, il partito che ha voluto l’alternanza scuola-lavoro e continua a difenderla.
A Torino migliaia di studenti sono partiti da piazza XVIII Dicembre. In città sono oltre quaranta le scuole occupate in queste settimane di protesta contro l’alternanza scuola-lavoro e l’esame di Maturità. Il corteo era aperto dallo striscione “Contro alternanza maturità e repressione no alla scuola del padrone”. Idee molto chiare dunque, tanto da portare il corteo sotto la sede della Confindustria dove gli studenti hanno provato a forzare l’entrata difesa da carabinieri e polizia e c’è stato un po' di affrontamento.
A Napoli tre studenti si sono versati addosso vernice rossa davanti alla sede regionale del Pd esponendo uno striscione con le scritte “C’at accise” (‘Ci avete ucciso’) e “Le vostre mani sono sporche del nostro sangue”. Anche qui il corteo si è poi diretto alla sede locale della Confindustria.
A Roma il corteo è partito da Piazza Vittorio su via Cavour aperto dallo striscione “Di scuola non si può morire. È tempo di riscatto”. Tra gli striscioni uno chiedeva esplicitamente le dimissioni del ministro Bianchi. All’altezza di via dei Serpenti ha provato a deviare verso la sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale (quello che ha fortemente voluto le sanzioni contro gli studenti che avevano occupato le scuole). ma è stato bloccato per quasi due ore dalla polizia.
A Milano il corteo è partito da Piazza Cairoli caratterizzato da vari striscioni. “Non si può morire di scuola”, “Contro questo modello di scuola“. Prima di partire gli studenti hanno srotolato un lungo striscione sulla statua al centro della piazza chiedendo di abolire l’alternanza scuola-lavoro e spiegando che “l’alternanza è solo sfruttamento”.
Circa 1500 studenti e studentesse hanno percorso le vie del centro scandendo slogan contro l’alternanza scuola-lavoro, la presenza delle aziende private nella scuola e le disposizioni del ministro Bianchi sull’esame di maturità. Il corteo si è concluso davanti all’Assolombarda, dove sono stati ricordati Lorenzo e Giuseppe, i due ragazzi morti recentemente durante stage di scuola-lavoro.
In un comunicato l’organizzazione studentesca OSA fa un primo punto sulla giornata di mobilitazione di oggi.
*****
“Oggi in tutta Italia, più di 40 città in mobilitazione, sono scesi in piazza migliaia di studenti per ribadire che un’opposizione a questo governo e a questo modello di scuola esiste e sta crescendo.
Avanzano le occupazioni e l’agitazione in tutto il paese, da Nord a Sud, infatti dopo le 60 occupazioni romane sono più della metà le scuole già occupate a Torino e continuano ad aumentare nel resto d’Italia, da Bologna a Catania.
Oggi le piazze hanno espresso la rabbia che non cerca più compromessi con questo modello di scuola e di società che esprime un malessere complessivo che noi studenti viviamo da ormai troppo tempo.
Si aggiungono anche, in un clima di incertezza e mancanza di prospettive, i venti di guerra che soffiano in Europa, a dimostrazione che i nostri governi non tengono minimamente conto delle nostre necessità ma che anzi hanno una prospettiva di peggioramento della nostra condizione.
Sappiamo che nulla può cambiare da solo, quella di oggi è solo un’altra tappa di un percorso di lotta che continua e che non si fermerà con repressione o briciole”.
CONTRO BIANCHI, GOVERNO E REPRESSIONE!
LA SCUOLA HA BISOGNO DI UNA RIVOLUZIONE!
Fonte e foto dei cortei stidenteschi
Nessun commento:
Posta un commento