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14/02/2022

Un altro studente morto di lavoro

L’alternanza e lo sfruttamento degli studenti sono crimini di stato.

Abolire i PCTO fermare la strage.

Portiamo la nostra rabbia e il nostro odio in piazza il 18 febbraio in tutta Italia.

Uno studente di 16 anni è oggi morto in provincia di Ancona. Era a bordo di un camion in occasione di uno stage e il mezzo è andato fuori strada, schiantandosi contro un albero e togliendo la vita al ragazzo appena sedicenne. Un’altra morte uguale a quella di Lorenzo poche settimane fa, durante uno stage.

L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO È UN CRIMINE DI STATO CHE CONTINUA A MIETERE VITTIME fra noi studenti. Il sistema di stage lavorativi collegati a questa pratica abominevole hanno ucciso prima Lorenzo e oggi un altro studente 16 anni.

La responsabilità di quest’ennesima morte è di chi in questi anni ha fatto e legittimato l’Alternanza, costringendo gli studenti a questa pratica e agli stage in azienda che insegnano solo a come essere sfruttati e che CI UCCIDONO. Il ministro Bianchi, già rimasto indifferente alla richiesta di abolizione dell’alternanza degli studenti dopo la morte di Lorenzo, ora si deve DIMETTERE e l’Alternanza Scuola-Lavoro e tutti i progetti di formazione professionale con aziende private vanno aboliti ADESSO.

Ma non ci fermeremo di certo qui. Il 18 febbraio, in occasione della mobilitazione nazionale studentesca, porteremo la nostra rabbia in piazza in tutta Italia.

Per abolire l’Alternanza e dire che non esiste una “Buona Alternanza”.

Per reclamare il nostro diritto alla formazione.

Per fermare la strage di stato ai danni della nostra generazione in atto in questo momento.

Per vendicare tutti i nostri compagni uccisi da questo sistema. È una promessa.

MOBILITAZIONE IMMEDIATA DA ORA IN OGNI TERRITORIO

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Giuseppe come Lorenzo, ucciso a 16 anni dalla formazione professionale. Basta alternanza scuola lavoro, bloccare i protocolli con le aziende

I Corsi di formazione professionale hanno ucciso per la seconda volta in meno di un mese. Dopo Lorenzo Parelli, il diciottenne morto in un capannone alle porte di Udine il 21 gennaio, oggi è stato il turno di un sedicenne di Monte Urano, Giuseppe Lenoci, straziato tra le lamiere di un furgone a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. Giuseppe stava svolgendo un tirocinio in una ditta di termoidraulica ed era a bordo, come passeggero, del mezzo uscito di strada e schiantatosi contro un albero. Frequentava l’ultimo anno del centro di formazione professionale Artigianelli di Fermo, a giugno avrebbe conseguito il diploma di operaio specializzato in termoidraulica. Inutili i soccorsi.

Come inutili sono state le chiacchiere che a valanga hanno seguito la morte di Lorenzo, comprese le tardive esternazioni del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi sul superamento dell’alternanza scuola lavoro e dei modelli collegati.

USB torna a chiedere la fine dell’alternanza scuola lavoro, della scuola azienda, e la revisione totale dei modelli della formazione professionale, questa specie di serie B dell’ingresso nel mondo del lavoro riservata ai ragazzi che alle medie ricevono il bollino “scarso”, il 6 o giù di lì, e per questo vengono gettati nel calderone del lavoro non qualificato. Un calderone in cui sguazzano le aziende che piegano la formazione alle loro esigenze, con tutto quel che ne consegue per la sicurezza e la salute dei giovani.

USB torna a chiedere il blocco dei protocolli con le aziende private e la ridiscussione del tema del futuro lavorativo dei giovani. Chiede anche all’ineffabile ministro Bianchi che fine abbia fatto la promessa riforma degli istituti professionali, in cui la componente culturale e quella laboratoriale interna alla scuola è stata impoverita per dare sempre più spazio alla formazione in azienda.

USB supporta e aderisce alle iniziative di protesta annunciate da OSA, Organizzazione Studentesca d’Alternativa. Non è più tollerabile che la salute e l’incolumità dei ragazzi siano trattate con la stessa noncuranza con la quale ogni giorno in Italia si procede alla sanguinosa registrazione contabile dei morti di lavoro.

Unione Sindacale di Base

Fonte

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