È di ieri la notizia, giunta dopo un incontro presso la Regione Toscana, che un gruppo di investitori istituzionali ha sottoscritto un protocollo per la capitalizzazione del progetto industriale GKN For Future, promosso dai lavoratori e dalla loro intelligenza operaia.
Continua l'opera solitaria e faticosa di posa di "piccoli mattoni" e questa probabilmente è la novità più concreta che dimostra che i lavoratori non sono soli in questa avventura e che hanno ogni volta la capacità di rompere l'accerchiamento.
In queste ore fa da contraltare alle voci che si rincorrono e che indicherebbero come QattroF, l'evanescente azienda di Borgomeo, sarebbe pronta ad aprire una nuova procedura di licenziamento. Un fatto che sarebbe assurdo dentro un quadro dove è necessario garantire una discussione senza strappi. Ma l'azienda non ci sente da nessun orecchio e continua nella sua determinata deterrenza, ancora inadempiente sotto ogni aspetto contrattuale e sindacale.
Come USB, anche a fronte di queste notizie, abbiamo inviato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy una richiesta di intervento immediato ed una verifica, affinché si scongiurino iniziative unilaterali che porterebbero ad un ulteriore inasprimento della situazione.
Abbiamo richiesto inoltre un’immediata ripresa del confronto, perché come abbiamo sempre detto, non può in alcun modo passare il principio di deresponsabilizzazione delle istituzioni davanti a vertenze come questa.
Serve l'assunzione di responsabilità da parte del Ministero e del Governo che ora non possono più nascondersi. Vanno messi in campo gli strumenti necessari a garantire, attraverso l'intervento pubblico, la definizione e messa in opera del progetto industriale di cui la via maestra è stata indicata dai lavoratori.
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