L’acquisto da parte dell’Italia di decine di costosissimi (e tutt’altro che sicuri) F-35 dalla statunitense Lockeed, negli anni scorso è stato spesso al centro di polemiche e scontro politico sulle spese militari.
Come sappiamo l’Italia ha un programma che prevede l’acquisto di 90 velivoli F-35, dei quali 60 nella versione A e 30 nella versione B, quest’ultimi suddivisi tra Aeronautica e Marina.
Ma quanto accaduto nei giorni scorsi negli Stati Uniti getta una nuova e pesante ombra sull’efficacia degli F-35 statunitensi e la decisione bipartisan di vari governi italiani di spendere miliardi per acquistarli (ad agosto 2022 ne sono stati già acquistati 18 per la bella cifra di 524 milioni di dollari, fatevi due conti).
È accaduto infatti che un caccia F-35 della Marina Militare Usa, sia precipitato durante una missione sulla Carolina del Sud.
Secondo l’agenzia statunitense Bloomberg, dopo molte ricerche sono stati ritrovati i rottami dell'F-35 della Marina Militare, scomparso dopo che il suo pilota si è espulso dal velivolo durante una missione di addestramento sopra la Carolina del Sud.
I detriti sono stati trovati nella contea di Williamsburg, a nord-est dell’area inizialmente presa di mira dalle squadre di ricerca dopo che domenica l’aereo era scomparso dai radar. Le ricerche erano state allargate a squadre dei Marines, della Marina, della Civil Air Patrol e delle forze dell’ordine locali.
“I membri della comunità dovrebbero evitare l’area mentre la squadra di recupero mette in sicurezza il campo di detriti“, ha dichiarato la Joint Base Charleston in un comunicato di lunedì sera, annunciando la scoperta. Ma, secondo Bloomberg, la dichiarazione non diceva chi, esattamente, avesse trovato i detriti.
In precedenza, il capo del Corpo dei Marines aveva ordinato una pausa nelle operazioni aeree per rivedere la sicurezza e le migliori pratiche in seguito alla misteriosa scomparsa del caccia più avanzato degli Stati Uniti, l’ultimo aereo perso in una recente serie di incidenti.
I Marines hanno dichiarato in un comunicato che il generale Eric Smith, comandante ad interim del servizio, “ha dato ordine a tutte le unità di aviazione del Corpo dei Marines di condurre una pausa di due giorni nelle operazioni questa settimana per discutere le questioni di sicurezza aerea e le migliori pratiche“.
Il documento cita tre incidenti di “classe A” nelle ultime sei settimane: l’F-35 perso domenica e altri due incidenti della stessa classe: la caduta di un F/A-18 in California che ha ucciso il pilota e quello di un MV-22 Osprey in Australia, che ha ucciso cinque Marines.
Ma, sempre secondo Bloomberg, nella vicenda è emersa anche l’incapacità dell’esercito di rintracciare il sofisticato velivolo, il che ha sollevato dubbi sul fatto che il suo transponder – un dispositivo che invia segnali sulla posizione di un aereo – funzionasse correttamente durante il volo e dopo l’espulsione del pilota.
“Non sappiamo con esattezza quale fosse il problema del transponder, ma il punto fondamentale è che avevamo bisogno dell’aiuto del pubblico per rintracciare l’aereo“, ha dichiarato Jeremy Huggins, un portavoce civile della base di Charleston. I transponder “dovrebbero normalmente funzionare“, ha detto.
“L’incidente è attualmente oggetto di indagine“, ha dichiarato in un comunicato il 2nd Marine Aircraft Wing. “Il Dipartimento della Marina ha un processo ben definito per indagare gli incidenti aerei. Non possiamo fornire ulteriori dettagli per preservare l’integrità del processo investigativo“.
L’aereo della Lockeed caduto nella Carolina del Sud era una versione a decollo verticale utilizzata dal Corpo dei Marines. Il jet è apprezzato per le sue qualità stealth, che lo rendono difficile da rilevare dai radar.
Il programma F-35, il più costoso programma di armamenti degli Stati Uniti di sempre, dovrebbe costare 412 miliardi di dollari per lo sviluppo e l’acquisizione, più altri 1.200 miliardi di dollari per il funzionamento e la manutenzione della flotta in oltre 60 anni.
Un singolo jet può costare più di 160 milioni di dollari, a seconda della variante. Vengono utilizzati dall’Aeronautica e dalla Marina, oltre che dai Marines.
Ma al danno serio, anzi serissimo, si è aggiunta anche la beffa. A darne resoconto è la seriosa rivista statunitense Forbes che rileva come sulla scomparsa del costosissimo e modernissimo aereo militare la rete si sia scatenata, sia con i meme sia con ipotesi fantapolitiche secondo cui l’aereo era stato dirottato a Cuba!
Sebbene il pilota sia stato in grado di espellersi in sicurezza e sia stato portato in un centro medico locale in condizioni stabili, la posizione dell’F-35B – la variante a decollo e atterraggio corto/verticale (SVTOL) del Joint Strike Fighter – era rimasta sconosciuta fino a lunedì mattina.
“Non sorprende che sui social media ci siano state molte prese in giro, con meme che vedevano il jet sul lato di cartoni del latte e manifesti scomparsi, mentre altri chiedevano addirittura ‘Amico, hai visto il mio F-35?'”, scrive l’autorevole rivista Forbes.
“Mentre questi post non sono stati presi sul serio, altri hanno iniziato a ipotizzare che il jet fosse volato a Cuba con l’assistenza cinese. Questa ipotesi è diventata rapidamente il centro di una selvaggia teoria della cospirazione, e alcuni non hanno apparentemente pensato che si trattasse di uno scherzo, anche se non ha senso”.
Ma di fronte al dilagare delle tesi “complottiste”, le autorità militari e i mass media sono stati costretti a replicare ricorrendo ad alcuni esperti. Ma anche qui le tesi sono apparse assai divaricanti se non fumose.
“Se fosse arrivato fino a Cuba sarebbe stato abbastanza alto da essere rilevato dai radar“, ha spiegato a Forbes il dottor Matthew J. Schmidt, professore associato di sicurezza nazionale e scienze politiche all’Università di New Haven.
L'F-35 non è effettivamente invisibile ai radar, ma è noto per la sua piccola traccia che lascia sui radar. La teoria attuale degli esperti di aviazione era che il velivolo si sia schiantato sotto il fogliame o fosse sott’acqua in uno dei laghi della regione.
“Il motivo per cui è difficile da trovare è che probabilmente è andato giù, sotto il radar, non su. Inoltre, trattandosi del CONUS, l’intero sistema di tracciamento non è progettato appositamente per monitorare gli incidenti aerei“, ha aggiunto Schmidt.
“L’F-35 è un caccia stealth e non sarà facilmente individuato dai radar civili in caso di caduta ad alta velocità“.
Fatto sta che sia le versioni ufficiali, sia quelle complottiste, non possono negare un dato rilevante: i costosissimi F-35 della Lockeed sono tutt’altro che affidabili. A questo punto l’Italia, invece di sottostare al ruolo del “cliente d’oro”, dovrebbe e potrebbe buttare meno soldi per comprare gli F-35 e destinarli a cause migliori; la sanità, per esempio.
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