Davanti al ministero della Difesa si è svolta ieri una manifestazione convocata dagli studenti di Osa, Cambiare Rotta e da Potere al Popolo contro gli investimenti in armi e contro le guerre dopo l’incidente in cui un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato contro un’auto uccidendo una bambina di 5 anni.
L’aereo era in volo addestrativo in vista dell'air show del giorno successivo sui cieli di Vercelli, mentre lunedì avrebbe dovuto partecipare ad una kermesse organizzata dall’aereoclub di Torino per il centenario dell’aviazione militare.
Una simile tragedia si era già sfiorata lo scorso marzo, quando due aerei si erano scontrati sui cieli di Guidonia: uno dei velivoli si schiantò sulla strada di un centro abitato, provocando un incendio di automobili e mettendo a serio rischio la sicurezza della cittadinanza.
Nel nostro paese ricordiamo ancora la strage dell’istituto Salvemini di Casalecchio, in cui persero la vita 12 persone il 6 dicembre 1990, e quella della funivia del Cermis, in cui un aereo militare americano ha ucciso 20 persone facendo precipitare la cabina.
“A Crosetto diciamo che non è accettabile che muoiano le persone per la vostra becera propaganda bellicista. Continua la propaganda nelle nostra scuole sulla guerra. Per questo stiamo organizzando una manifestazione nazionale il 4 novembre contro la guerra che toglie solo soldi ai settori del welfare come il reddito di cittadinanza”.
Anche a Torino, davanti Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, si è svolto un Sit-In chiamato da Potere al Popolo con lo slogan: “Forze armate: niente da festeggiare. Questo è disastro di Stato“. Verso le manifestazioni del 4 novembre a Roma e del 21 ottobre a Camp Derby.
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