Oggi, 21 settembre, come previsto, si è tenuta la nuova udienza relativa alla proroga del trattenimento nelle carceri israeliane dello studente italo-palestinese, Khaled El Qaisi, conclusasi con un’ulteriore estensione della detenzione per altri 11 giorni. Khaled El Qaisi è ormai in carcere dalla fine di agosto e la sua detenzione senza motivazioni è già stata prorogata due volte.
Il tribunale ha deciso che, al termine di questa lunga proroga, sempre finalizzata alla raccolta di elementi, entro un massimo di 3 giorni a partire dal 1° ottobre, le investigazioni dovranno presentare delle accuse poiché il termine per questa forma di detenzione cautelare decadrebbe.
Un comunicato diffuso dal neocostituito Comitato per la liberazione di Khaled scrive “Khaled dunque fino ad allora, senza che siano state formulate delle accuse a suo carico, resterà recluso nella prigione di Petah Tikwa nella quale è stato quotidianamente sottoposto a interrogatorio, sempre senza la presenza del suo difensore. Vista la perdurante e allarmante situazione detentiva di Khaled e del mancato rispetto dei suoi diritti facciamo nuovamente appello per la sua immediata liberazione”.
Alla vigilia dell’udienza di oggi, dopo quella della scorsa settimana all’università, una affollata assemblea di sostenitori, amici e familiari di Khaled si è riunita nuovamente a Roma per discutere come proseguire la mobilitazione per la sua liberazione.
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