Chi vinse davvero la seconda guerra mondiale? Se lo chiede nella rubrica sul Corriere, Oriente Occidente, Federico Rampini. Il problema è che si risponde anche e lo fa stravolgendo completamente la storia. Secondo il tuttologo la seconda guerra mondiale sarebbe scoppiata per colpa di Stalin e non ci sarebbe stata senza il patto Ribbentrop-Molotov, e altre amenità dello stesso tono, per concludere che senza gli americani non ci sarebbe stata alcuna vittoria. E tutto questo l’ha detto dopo aver premesso che la storia è falsata dalla propaganda e dalle distorsioni... degli “altri”, ovviamente!
Come rispondere a Rampini? Con un minimo di onestà storica.
Valutare politicamente la Seconda Guerra Mondiale è complesso, poiché non è stata solo un conflitto globale, ma anche una guerra civile europea. A vincere nel 1945 furono gli Alleati, ma il quadro geopolitico cambiò drasticamente nei decenni successivi.
Chi ha scatenato la guerra? La risposta è chiara: Hitler. La sua ambizione sfrenata, l’intolleranza verso il compromesso e l’ostinata volontà di correggere gli “errori” della Germania dopo la Prima Guerra Mondiale lo resero il principale responsabile. Nonostante ciò, Hitler trovò sostegno da chi considerava il bolscevismo il vero nemico del continente.
Il patto Ribbentrop-Molotov tra Germania e URSS rispondeva a una logica di sopravvivenza per Stalin: garantire la neutralità iniziale in cambio di una fascia di sicurezza territoriale, cercando di evitare il coinvolgimento diretto nel conflitto.
Chi ha vinto la guerra? Gli Alleati, (URSS compresa) senza dubbio. Tuttavia, il contributo sovietico fu decisivo. Secondo lo storico Overmans, oltre 4 milioni di soldati tedeschi morirono sul fronte orientale, contro poco più di un milione negli altri teatri di guerra. Durante l’invasione della Normandia nel 1944, mentre 30 divisioni tedesche erano impegnate contro gli Alleati occidentali, ben 231 divisioni tedesche e loro alleate combattevano a est contro l’URSS.
L’Unione Sovietica fu determinante anche prima dell’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto. Mentre l’URSS teneva impegnata la maggior parte delle forze tedesche, la Gran Bretagna e il Medio Oriente rimasero al sicuro da un’invasione. È per questo che, dopo la vittoria, il comunismo riuscì a espandersi: fu l’URSS a pagare il prezzo più alto in termini di vite umane e sacrifici militari.
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