21/05/2014
Fight for fifteen! Tutti i guai di McDonald's
La riunione annuale del gruppo McDonald, domani, si preannuncia decisamente “calda”.
Gli azionisti vogliono mettere un limite alla retribuzione milionaria dell'amministratore delegato, Don Thompson. Le associazioni dei consumatori focalizzati sui problemi della salute stanno inviando una petizione a LeBron James – asso del basket e testimonial degli spot McDonand's – per fermare la vendita del junk food McDonald ai bambini.
Soprattutto, migliaia di lavoratori della catena sono impegnati nelle proteste per salari più alti, che partiranno oggi, il giorno prima della riunione. Il tutto mentre McDonald's sta combattendo per arrestare un crollo nelle vendite.
La società ha già deciso di chiudere le porte dell'evento ai media, per timori di “pubblicità negativa”. I giornalisti erano sempre stati i benvenuti, invece, negli anni precedenti. Ma la società sostiene che l'idea di non coprire l'evento è venuta dagli stessi media. In ogni caso, una sconfitta...
La riluttanza della società ad avere i giornalisti presenti è “comprensibile”, soprattutto dopo la pubblicità negativa ricevuta dalla riunione dello scorso anno, quando una bambina di nove anni aveva preso il microfono chiedendo all'amministratore delegato di smettere di ingannare i ragazzi incitandoli a "voler mangiare il cibo per tutto il tempo ".
"Porteremo le preoccupazioni di operatori sanitari, mamme e altre associazioni di consumatori direttamente al CEO Don Thompson circa il ruolo che la loro commercializzazione “focalizzata ai ragazzi” gioca nel determinare un'epidemia di malattie connesse" al consumo di junk food, ha detto Jesse Bragg del Corporate Accountability International, gruppo di difesa della salute.
Il gruppo di Bragg ha scritto una lettera aperta pubblicata sul suo sito chiedendo a LeBron James di riconsiderare la sponsorizzazione con McDonald. McDonald starebbe infatti usando l'immagine dell'"atletismo per vendere cibi non sani per i bambini".
Inoltre nel corso della riunione il CTW Investment Group, un gruppo di azionisti che rappresenta 5 milioni di titolari di pensione sindacali, chiederà agli azionisti di votare contro il pacchetto retributivo dell'amministratore delegato: 9,5 milioni dollari nel solo 2013.
Il “CEO” - Chief Executive Officer - guadagna infatti 1.000 volte il salario medio dei lavoratori del settore. La relazione del centro studi Demos ha rilevato che la retribuzione nell'industria del fast food è una delle più diseguali nell'economia americana.
Il salario orario medio dei dipendenti di fast food è 9,09 dollari, ovvero meno di 19 mila dollari all'anno per un lavoratore a tempo pieno. Il livello di povertà di una famiglia di quattro persone, negli Stati Uniti, è situato invece a 23.850 annui (circa 17.000 euro).
Qui sotto, in dettaglio, la busta paga e le spese indispensabili di un dipendente "McD", con quel che resta per vivere: 20 auro al giorno.
La scorsa settimana, i dipendenti hanno manifestato in diverse città, tra cui New York, Philadelphia, Boston, Chicago e Los Angeles, in contemporanea con la proclamazione di scioperi in tutta la catena di fast food. La richiesta salariale è semplice e diretta: un salario orario minimo aumentato a 15 dollari l'ora. La campagna di lotta è infatti "fight for fifteen".
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