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27/05/2014

Siria e Giordania ai ferri corti: espulsi i rispettivi ambasciatori

L’ambasciatore siriano in Giordania, Suleiman

Siria e Giordana arrivano ai ferri corti. Diplomatici. Mentre Amman espelleva l’ambasciatore siriano, Damasco rispondeva con la cacciata dal Paese di quello giordano. Ad aprire le danze il governo giordano che ha dichiarato Bahjat Suleiman persona non grata per i “ripetuti insulti” al regno hashemita: “Chiediamo all’ambasciatore siriano di lasciare il Paese entro 24 ore – ha annunciato la portavoce del Ministero degli Esteri giordano, Sabah Rafi – La decisione giunge dopo i ripetuti insulti che Suleiman ha mosso contro la Giordania e la sua leadership, alle istituzioni e ai cittadini durante meeting e attraverso siti internet”.

“Suleiman ha usato la Giordania come piattaforma per criticare le nostre posizioni e accusare falsamente il regime. Sta approfittando dell’ospitalità giordana, abbiamo accolto centinaia di migliaia di rifugiati siriani”. Rifugiati che Suleiman ha definito “terroristi”.

La reazione siriana è giunta subito: la tv di Stato ha annunciato che Damasco avrebbe espulso l’ambasciatore giordano in risposta alla cacciata del proprio rappresentante. I rapporti tra i due Paesi si sono fatti particolarmente tesi con lo scoppio della guerra civile siriana e il ruolo che Amman ha rivestito soprattutto nell’addestramento e il sostegno alle formazioni armate di opposizione al presidente Assad (accuse sempre ufficialmente respinte da Amman). Proprio il ruolo attivo giordano nell’ospitare i ribelli e nell’offrirsi come “base militare” per gli Stati Uniti (che lo scorso anno hanno inviato in Giordania una batteria di missili Patriot, jet F-16 e truppe) era motivo delle aspre critiche mosse dall’ambasciatore siriano a re Abdallah II.

Lo scorso giugno il Ministero degli Esteri giordano aveva avvertito Suleiman: basta critiche o sarà espulso dal Paese. Un avvertimento giunto dopo la decisione di Amman di ospitare il meeting degli Amici della Siria, gruppo politico di opposizione al regime alawita.

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