29/05/2014
Nasce l’Unione Economica Eurasiatica tra Russia, Kazakistan e Bielorussia
Putin è arrivato oggi ad Astana, capitale del Kazakistan, per firmare l'accordo per l'Unione Eurosiatica, un nuovo spazio economico tra alcune delle repubbliche dell'ex Unione Sovietica che diventerà operativo dal 1 gennaio del 2015. Il documento – un evento geopolitico non secondario - verrà siglato dal leader russo, dal presidente della Bielorussia Lukashenko e da quello del Kazakistan Nazarbayev al termine dei colloqui odierni. I tre paesi, si legge in una nota emessa dal Cremlino, intendono ''garantire la libera circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e della forza lavoro e condividere una politica comune nelle aree chiave dell'economia: energia, industria, agricoltura e trasporti''. Oltre alla Russia, alla Bielorussia e al Kazakistan, a giugno all’interno dell'Unione economica euroasiatica entrerà anche l'Armenia mentre il Kirghizistan dovrebbe farlo entro la fine dell'anno.
La nuova unione economica, diretta a creare un baluardo contro l'influenza di Stati Uniti e Unione Europea in Asia, è stata definita di natura ‘epocale’ dal presidente russo. "Oggi abbiamo creato un centro di sviluppo economico potente e attraente, un grande mercato regionale che mette insieme 170 milioni di persone", ha detto Putin che nel 2005 definì il dissolvimento dell'Unione sovietica ''il peggior disastro geopolitico'' del ventesimo secolo. "La nostra Unione ha enormi riserve di risorse naturali, inclusa l'energia, che rappresenta un quinto delle riserve di gas mondiale e il 15% di quelle petrolifere".
Immancabile è venuto anche un riferimento alle vicende ucraine da parte dei leader dei paesi promotori dell’iniziativa. «Abbiamo perduto dei partecipanti per strada - ha detto ad Astana il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko -. Sono sicuro che presto o tardi le autorità ucraine capiranno dov'è il loro destino».
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