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29/05/2014

Cala ancora l'occupazione nelle grandi imprese

L'occupazione continua a crollare anche nelle grandi imprese, che teoricamente dovrebbero reggere un po' meglio la concorrenza globale. A marzo 2014 l'occupazione - al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig) - segna una flessione dello 0,1% rispetto a febbraio. Al netto dei dipendenti in Cig si registra invece una variazione nulla (tradotto: se si calcolano i lavoratori messi in cig come ancora "operativi" allora non c'è stata variazione; chiaro che si tratta di un semplice "pudore statistico").

Nel confronto con marzo 2013 l'occupazione nelle grandi imprese diminuisce dell'1,0% al lordo della Cig e dello 0,7% al netto dei dipendenti in Cig. Su base annuale, dunque, il calo è consistente anche seguendo lo schema "pudico".

Il numero di ore lavorate per dipendente (al netto dei dipendenti in Cig) diminuisce, rispetto a marzo 2013, dello 0,1%, segno di una diminuzione degli ordinativi anche superiore a quella compensata tramite la cig.

A dimostrazione poi del carattere falso dell'affermazione per cui il problema dell'economia italiana sarebbe "l'alto costo del lavoro", la retribuzione lorda per ora lavorata  registra un aumento di appena lo 0,8% rispetto all'anno precedente (meno del tasso di inflazione ufficiale).

Considerando la sola componente continuativa, infatti la retribuzione lorda per dipendente aumenta, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, dello 0,6%. Di rinnovare i contratti, infatti, non se ne parla più.

Il rapporto completo dell'Istat.

Le serie storiche.

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