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01/08/2014

Tra Israele e Usa amicizia gelida e vola ‘cacca’


L’amministrazione Obama ha condannato il secondo bombardamento mortale di una scuola delle Nazioni Unite a Gaza, utilizzando linguaggio duro ma attentamente formulato che riflette la crescente irritazione della Casa Bianca con Israele per il numero crescenti di vittime civili.

L’amministrazione Obama ha condannato il secondo bombardamento mortale di una scuola delle Nazioni Unite a Gaza, utilizzando linguaggio duro ma molto attentamente formulato, a dare segnale della crescente irritazione della Casa Bianca con Israele per il numero di vittime civili nell’operazione militare nella Striscia di Gaza. Irritazione statunitense aggravata dai resoconti sulla mediazione americana. Con un linguaggio decisamente inusuale ed esplicito, un portavoce del Dipartimento di Stato ha descritto uno di quei resoconti come ‘Complete crap’, merda schietta.

Il non cessate il fuoco produce nuovi attriti nelle relazioni tra Obama e il governo israeliano. Mentre Obama proclama il diritto di Israele a difendersi dai razzi di Hamas, la Casa Bianca fa dichiarazioni sempre più dure sul numero di civili palestinesi uccisi. “Siamo estremamente preoccupati che migliaia di palestinesi sfollati, spinti dall’esercito israeliano ad evacuare le loro case, e che non sono sicuri neppure nei rifugi delle Nazioni Unite”, ha detto Bernadette Meehan, portavoce del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca. Condanna anche per Hamas che nasconde armi nelle case.

Rapporti da sempre altalenanti quelli di Obama con l’attuale leadership di Israele. Temi di frizione, la politica israeliana degli insediamenti, l’accordo nucleare con l’Iran. Tentativo di ripresa del rapporto lo scorso anno quando Obama ha fatto la sua prima visita in Israele come presidente. Il viaggio è stato ben accolto in Israele e la ripresa dei colloqui di pace a guida Usa tra israeliani e palestinesi. Poi l’escalation di violenza scatenata dalla morte di tre ragazzi israeliani in Cisgiordania. Con gli sforzi del Segretario di Stati Usa per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas sempre respinti.

Kerry e Stati Uniti accusati da molti media israeliani di assere più o meno collusi con Hamas e di essere sprezzanti sulle richieste di Israele. Martedì scorso la presunta trascrizione della telefonata di Obama con Netanyahu. Smentita sia dal governo israeliano e che dall’amministrazione Obama. La lapidaria definizione di “merda schietta” fatta dalla portavoce del Dipartimento di Stato Marie Harf. I colpevoli della falsa trascrizione? “Non so chi ha architettato tutto”, dice all’Associated Press. Ma le intenzioni sono chiare: “ferire il rapporto Stati Uniti-Israele”. Oltre alla partita interna Usa.

Capitol Hill spinge la Casa Bianca a non fare pressioni su Israele per fermare le operazioni militari. I legislatori stanno anche cercando di far passare un pacchetto di 225 milioni dollari per la difesa missilistica di Israele. La stessa amministrazione Obama sta aiutando Israele rifornendo le sue scorte di munizioni. Il segretario alla Difesa Chuck Hagel ha parlato con il suo omologo israeliano, Moshe Yaalon. E Yaalon avrebbe ringraziato Hagel per il sostegno finanziario degli Stati Uniti al sistema di difesa anti-missilistica Iron Dome. Hagel ha ribadito la preoccupazioni Usa sui civili di Gaza uccisi.

Fonte

Verrà il giorno in cui la classe dirigente americana, quanto meno prenderà atto che la principale minaccia alla stabilità in Medio Oriente è in prima battuta Israele?
Levarsi dai piedi un po' d'ipocrisia pur perseverando nell'essere la peggiore potenza imperialista dell'ultimo secolo gioverebbe tantissimo agli Stati Uniti e alle anime belle del pacifismo occidentale tutto, quelle che se non c'è Bush nello studio ovale allora tutto va bene.

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