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17/02/2015

Turchia: marce e barricate per Ocalan in tutto il Kurdistan, 113 arresti


Giornata di mobilitazione generale ieri in tutto il Kurdistan settentrionale, con decine di cortei e manifestazioni convocate in occasione del sedicesimo anniversario dell’arresto – sarebbe meglio dire rapimento – del leader del PKK, Abdullah Öcalan, catturato in Kenya da agenti speciali turchi il 15 febbraio 1999 dopo che il leader curdo era stato espulso dal governo di sinistra italiano.

Nei giorni scorsi, in un comunicato, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan aveva invitato i suoi militanti e simpatizzanti a trasformare “quest’anno di lotta nell’anno in cui finalmente spezzeremo le catene di Imrali”, facendo riferimento all’isola-prigione nella quale Öcalan è detenuto in isolamento e in precarie condizioni di salute ormai da moltissimi anni.

Come accade di frequente, la giornata di mobilitazione curda è stata contrastata con la violenza da parte delle forze di sicurezza turche che hanno vietato le marce di protesta praticamente ovunque. Nonostante il divieto, centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Diyarbakir, Batman, Mardin, Cizre, Botan e un’altra decina di città. La polizia ha attaccato con i gas lacrimogeni e i cannoni ad acqua le manifestazioni a Nusaybin, a Cizre, ad Amed (in turco Diyarbakir), a Silopi, e a Gever.



Scontri durissimi si sono sviluppati per ore in diverse località, dove la popolazione è scesa in strada compatta dopo che le forze di sicurezza avevano intossicato o ferito diversi manifestanti. In alcuni casi gli automezzi della polizia sono stati incendiati e le vie principali sono state bloccate dalle barricate.

La polizia turca ha inoltre perquisito diversi appartamenti a Istanbul e nel sud-est della Turchia, arrestando 8 persone, tra cui 4 bambini.

Il bilancio della giornata di ieri alla fine è stato di ben 113 persone arrestate in tutto il paese, inclusi 11 minorenni.

Di seguito l’elenco degli ‘interventi’ delle forze di sicurezze di Ankara riportato alle agenzie di stampa curde.

Nella provincia di Van, la polizia ha arrestato 1 persona durante perquisizioni effettuate la mattina presto, mentre altri 2 sono stati arrestati durante le proteste del 15 febbraio.

Negli scontri scoppiati tra la polizia e giovani a Şırnak, la polizia ha arrestato 23 persone, tra cui 6 bambini. Nel distretto di Silopi, la polizia ha arrestato un ragazzino di 16 anni, che è stato poi rilasciato.

Questa mattina presto 16 persone sono stati poste in custodia a seguito delle perquisizioni nel quartiere Şahinbey di Antep . Anche altri 20 circa, la maggior parte ragazzini, sono stati  arrestati la scorsa notte nel distretto di Şehitkami.

A Amed, la principale provincia curda nel Kurdistan del nord, decine di migliaia di persone hanno partecipato alle iniziative di protesta. La polizia ha attaccato i giovani a seguito del grande corteo e ha posto in detenzione 2 persone, una di cui era disabile. I detenuti sono stati rilasciati successivamente, mentre altri 5 sono stati arrestati durante le perquisizioni nelle case nel distretto di Silvan. Negli scontri a Bismil, altri 2 sono stati arrestati dalla polizia.

Nel distretto di Doğubeyazıt ad Ağrı, 7 persone sono state arrestate negli scontri iniziati dopo l’intervento della polizia nella protesta.

Nel distretto di Suruç a Urfa, 10 persone, tra cui persone provenienti da Kobane, sono state arrestate a causa delle proteste contro la cospirazione del 15 febbraio.

48 persone sono state arrestate a Mardin e nei vari distretti in scontri che sono proseguiti ieri fino a tardi.

A Mersin, 2 bambini sono stati posti in custodia negli scontri che ha avuto inizio dopo l’intervento della polizia.

A Siirt 20 persone, tra cui 2 ragazzini,sono stati arrestati negli scontri con la polizia.

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