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23/02/2015

“Combattere l’Isis”. Parigi manda una portaerei nel Golfo Persico



La Francia non ha mai nascosto le proprie ambizioni imperiali e quando in certe fasi ha dovuto rinculare di fronte alla supremazia statunitense, Parigi lo ha fatto sempre lavorando per rientrare in campo non appena la superpotenza egemone avesse mostrato qualche debolezza.

Ora, di fronte alle difficoltà degli Stati Uniti a gestire il caos creato in Medio Oriente dopo decenni di destabilizzazione, interventi militari, embarghi, invasioni, occupazioni militari – alla base della nascita e del rafforzamento delle milizie jihadiste guidate dal ‘califfo’ Al Baghdadi – la Francia ne approfitta. Parigi ha deciso di schierare la più prestigiosa delle sue portaerei, la Charles De Gaulle, nella cosiddetta coalizione internazionale contro lo Stato islamico che appare più animata dalla competizione tra i vari paesi (con in prima fila le petromonarchie) che dalla collaborazione.

Ad annunciare la mossa di Parigi è stato il ministero della Difesa d’oltralpe, precisando che il ministro Jean-Yves Le Drian si recherà di persona sulla nave da guerra, che ha lasciato gli ormeggi in Bahrein diretta verso il nord del Golfo Persico per raggiungere la flotta statunitense della Task Force 50, per sancire l'avvio delle operazioni militari nel Golfo Persico.

I primi velivoli decolleranno dalla nave già stamattina, per operazioni di ricognizione e raccolta di dati sulla situazione sul terreno, ma anche per alcuni bombardamenti a supporto dell'esercito iracheno. La De Gaulle, che si trova nel Golfo Persico settentrionale da qualche giorno, dovrebbe restare nell'area tra quattro e otto settimane, con a bordo 12 cacciabombardieri Rafale (gli stessi venduti all’Egitto di Al Sisi al posto dei caccia statunitensi tradizionalmente in dotazione alle forze armate del paese nordafricano), nove Super Etendard e quattro elicotteri da combattimento. La portaerei è accompagnata da un 'gruppo aeronavale' che comprende una fregata di difesa antiaerea, la Chevalier Paul, una petroliera di rifornimento e una fregata britannica per la lotta anti-sottomarina e un sottomarino nucleare d'attacco.

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