Qualche mese fa, il leader di Forza Nuova Roberto Fiore in una passeggiata quasi solitaria per il centro di Genova (che era stata spacciata per un presidio di Forza Nuova) ha annunciato che a Genova si sarebbe tenuto un convegno delle forze europee di estrema destra. La provocazione di Fiore si è svolta davanti a tutti i mezzi di informazione cittadini, così solerti nel negare ogni spazio alle lotte sociali o alle forze di classe ostili al PD ma prontissimi a rilanciare ogni vera o presunta iniziativa dei fascisti.
Un paio di giorni fa, comunque, su una pagina fb di Forza Nuova è apparsa la convocazione di un convegno di alcuni gruppi radicali legati all'APF (Alliance for Peace and Freedom). Sono preannunciati quindi a Genova, per l'undici febbraio, vari esponenti neonazisti dal Belgio, dalla Francia e dalla Germania.
Su notizie come queste occorre avere cautela. I neofascisti genovesi sono noti per iniziative che poi sono fasulle o specchietti per le allodole. In particolare non è ancora noto il luogo dell'incontro e il tutto potrebbe essere l'ennesima provocazione.
Periodicamente infatti vengono annunciate ronde per la legalità o altre nefandezze che poi regolarmente non si tengono o si rivelano piccolissimi volantinaggi.
Ovviamente la notizia ha fatto il giro del web e non va sottovalutata perché avverrebbe, non a caso, in una città in cui il sentimento antifascista è fortissimo e radicato. Genova è, tra le altre cose, medaglia d'oro della Resistenza e la città in cui il 30 giugno 1960 si sviluppò la rivolta contro lo sdoganamento del MSI da parte del governo Tambroni e la pretesa di tenere in città il congresso neofascista.
Dopo la diffusione della notizia tutta la politica genovese ha preso posizione. Il centrosinistra e i sindacati sono stati sollecitati dall'ANPI provinciale e hanno dichiarato la loro contrarietà, a cominciare dal Sindaco Doria. La destra che governa la Regione ha dichiarato nell'immediatezza di essere contraria a ogni divieto perché antidemocratico ma, successivamente, ha ammorbidito la propria posizione favorevole dichiarando che la decisione spetta alla Prefettura e alle forze dell'ordine. A favore del convegno rimane solo la Lega Nord, che comunque, ha un peso notevole nella maggioranza regionale.
Riteniamo doveroso e utile che l'ANPI abbia dichiarato la propria contrarietà al convegno e ci fa anche piacere che le istituzioni abbiano confermato il proprio sentimento antifascista. Ovviamente occorrerà contrastare in ogni modo l'agibilità dei fascisti e dei nazisti nella nostra città, ma occorrerà farlo in maniera coerente e non improvvisata.
A Genova Forza Nuova, blocco studentesco e simili sono molto deboli ma comunque godono di parecchia pubblicità, spesso sono presenti davanti alle scuole e appaiono periodicamente i loro manifesti. Recentemente Forza Nuova ha aperto una sede in un quartiere del levante. In quell'occasione la sinistra moderata ha fatto un presidio simbolico in centro il giorno prima dell'inaugurazione, mentre alcune centinaia di compagni hanno giustamente protestato nel quartiere della sede nel giorno dell'apertura. In quell'occasione le forze cosiddette responsabili hanno pensato bene di non presentarsi e i fascisti hanno potuto provocare tranquillamente, sfilando in dieci ben protetti da cordoni di polizia in tenuta antisommossa che proteggevano le loro pagliacciate e si apprestavano a denunciare alcuni compagni per inesistenti reati.
Ma non è solo questo il problema. Il sindaco Doria ha giustamente ricordato che la destra fa paura in momenti di crisi. Siamo d'accordo, ma aggiungiamo che la destra trova alimento anche in una politica antipopolare che decide di schiacciare cittadini e lavoratori in nome degli interessi di banche, padroni e Unione Europea. Il sindaco dovrebbe infatti capire che continuare a privatizzare, sostenere progetti di deindustrializzazione, lasciare case sfitte continuando a non vedere il problema abitativo, propagandare sprechi e ruberie come le grandi opere sono azioni politiche che alimentano i sentimenti razzisti e xenofobi molto più di tutto il resto. Per questo gli appelli del PD, di alcuni sindacati e del Sindaco sono per lo meno ipocriti e servono solo a rifarsi una verginità che hanno perduto da anni. Se vogliono fare qualcosa di concreto contro la destra e il razzismo dovrebbero innanzitutto cambiare politica o sparire dalla circolazione. Per il momento, comunque, ci accontenteremmo che oltre alle dichiarazioni sui giornali facessero magari partire una richiesta ufficiale a Prefetto e Questura per vietare il convegno.
In caso contrario, se il convegno sarà confermato, i compagni e le compagne di Genova risponderanno come al solito all'ennesima provocazione nazista rinsaldando il nostro legame con le forti tradizioni antifasciste alle quali non intendiamo in nessun modo rinunciare.
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