Tiboni guidò la Fim-Cisl, la categoria dei metalmeccanici del sindacato cattolico, all'inizio degli anni '70, con 50 mila iscritti. In quell'epoca la Fim-Cisl era spesso su posizioni più oltranziste rispetto alla Fiom, i metalmeccanici della Cgil, al punto di diventare un'alternativa sindacale reale per molti militanti della sinistra extraparmaentare di quegli anni.
Con la "normalizzazione" della Fim-Cisl, Tiboni uscì dal sindacato insieme ad altri militanti e fondò la Cub, Confederazione unitaria di base, di cui fu anche coordinatore nazionale.
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Il ricordo di Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale Usb
Apprendo ora della scomparsa di Piergiorgio Tiboni. Con Giorgio, così lo abbiamo sempre chiamato, abbiamo costruito la CUB negli anni '90 dopo la sua fuoriuscita dalla Cisl, o meglio dalla FIM milanese per tanti anni punto di riferimento della sinistra operaia lombarda.
La rivista a cui aveva dato vita, Azimut, è stata per molto tempo un importante riferimento per la comprensione e la lettura dei fenomeni e delle trasformazioni che negli scorsi dei decenni hanno attraversato il corpo sociale. Il nostro sodalizio è durato a lungo, poi le nostre strade politiche si sono separate e, come spesso avviene nelle rotture politiche, ci si è persi di vista sia politicamente che personalmente.
Comunque sia a Giorgio va il merito, nel grigio panorama sindacale italiano, di aver sempre tenuto la barra a dritta nella critica al modo di produzione capitalista e di aver voluto provare a percorrere la difficile strada del sindacalismo alternativo.
Che la terra gli sia lieve.
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Il ricordo della componente Cgil "Il sindacato è un'altra cosa"
Questa mattina ci ha lasciato Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Confederazione Unitaria di Base. Per 50 anni Tiboni è stato al fianco e alla testa dei/lle lavoratori/trici e della loro avanguardia.
Prima come dirigente (fino a segretario generale) della FIM-Cisl di Milano, una esperienza anomala nel panorama del sindacato di origine democristiana, anche nei tempi in cui questo, sfruttando la moderazione della CGIL, si presentava, sotto la segreteria di Carniti come di “sinistra”.
Una esperienza che non poteva che venire repressa con lo sviluppo in senso reazionario della situazione politica italiana, dalla fine degli anni ’70 in poi. Benché lenta, la normalizzazione della FIM non poteva non giungere a conclusione. Alla fine degli anni ’80 Tiboni fu quindi espulso da essa e con una parte importante dei delegati e dei dirigenti sindacali diede vita alla CUB.
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