Ma i media spagnoli, in piena campagna contro il governo Maduro, fino al punto di occultare le azioni terroristiche dei manifestanti oppositori, inclusi gli omicidi di simpatizzanti del governo che sono stati bruciati vivi, convertono la spettacolare foto dell’attentato in un’accusa di repressione contro il governo.
È il mondo al contrario, dove il governo che convoca elezioni viene accusato di essere dittatoriale e la foto di un attentato terroristico compiuto ai suoi danni viene presentata in prima pagina come prova di repressione governativa.
Osserviamo alcuni esempi sulla stampa spagnola:
Maduro nasconde con violenza e repressione il fallimento della sua costituente |
Maduro perpetra il suo golpe |
Bagno di sangue nel ‘Madurazo’ |
L’elezione golpista di Maduro scatena la violenza in Venezuela |
Maduro reprime il boicottaggio elettorale dell’opposizione |
La didascalia delle foto ignora il fatto che si tratti di un attentato contro la polizia dove sono rimasti feriti sette agenti, limitandosi a dire semplicemente che erano in transito.
«Poliziotti motociclisti passano accanto un’esplosione a Caracas»
Gli agenti di polizia di un governo legittimo subiscono un attacco bomba e la stampa spagnola utilizza la foto per parlare di «violenza e repressione» del governo, «bagno di sangue» provocato dal presidente, affermare che le elezioni sono «golpiste» e «scatenano la violenza». E la polizia non ha subito un attentato, ma è semplicemente transitata nei pressi di un’esplosione. Siamo arrivati al punto che avvicinarsi a un’edicola equivale ad allontanarsi dalla verità su ciò che accade nel mondo.
(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)
Fonte: http://www.publico.es/
Questo articolo appare in contemporanea su Contropiano e L’Antidiplomatico
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento