I giornalisti denunciano una situazione “inedita” per il diritto di cronaca in Francia
Quattro sindacati di giornalisti – SNJ e le branche sindacali delle tre grandi confederazioni sindacali del settore (CGT, CFDT, FO) – come riportato tra l’altro dal quotidiano “Le Monde”, hanno denunciato lunedì 10 con un comunicato la situazione “inedita” nell’esercizio della professione giornalistica verificatasi sabato 8 dicembre a Parigi.
Sono stati subito supportati dalla Federazione europea e mondiale dei giornalisti (FEJ e FIJ), mentre fin qui tace pudicamente la Federazione nazionale della stampa italiana, molto più “abituata” a tacere di fronte alle angherie del potere, sia economico che politico.
“È totalmente inaccettabile, in una democrazia e in uno stato di diritto, che i poteri pubblici non garantiscono la libertà di informare”.
La denuncia illustra i caso di due fotografi del Parisienne, colpiti intenzionalmente dalle “balle defense” (come peraltro accaduto a manifestanti pacifici e inermi, come testimonia questo video).
Inoltre, un fotografo del Journal de Dimanche è stato ricoverato dopo le percosse subite da un agente dei CRS. Altri quindici giornalisti avrebbero subito violenze.
Ad alcuni giornalisti è stato intimato di disfarsi dei propri indumenti protettivi, prima della manifestazione, sotto la minaccia di essere posti in stato di fermo.
Sembra evidente che l’accanimento su fotografi e operatori video sia motivato dalla volontà di non lasciare “tracce” inconfutabili del proprio comportamento violento e illegale.
I quattro sindacati chiedono spiegazioni alle autorità sulle indicazioni date agli agenti sabato e hanno invitato i colleghi a segnalare le varie violazioni.
Un episodio inquietante, che insieme alla negazione preventiva della libertà di manifestare denunciata da alcuni legali, e i numerosi episodi di violenza sui manifestanti tutti documentati da video e foto, danno il senso di una pericolosa involuzione delle minime garanzie democratiche in Francia.
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