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08/01/2020

La Cina si schiera con l’Iran. “L’escalation richiama quella che portò alla Prima Guerra Mondiale”

La Cina fa sapere che sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi della crisi tra Iran e Stati Uniti ma ha anche fatto capire all’Iran che il suo impegno allo sviluppo di una partnership strutturata e bilaterale non verrà a mancare.

“Comunque sia cambiata la situazione regionale e globale, la determinazione della Cina a sviluppare una partnership strategica con l’Iran non cambierà”, ha sostenuto l’ambasciatore cinese a Teheran Chang Hua. Sul Global Times, un autorevole giornale cinese sul quale si palesano spesso anche le posizioni ufficiali del governo e del Partito Comunista, viene fatto un parallelismo sull’escalation in corso e quella che portò allo scoppio della Prima guerra mondiale.

Per Hua Liming, un veterano della diplomazia cinese che è stato ambasciatore in Iran, siamo a uno snodo fondamentale della vicenda: “La chiave ora è la dimensione della reazione americana, dovremo vedere se vorranno de-escalare la situazione”.

L’azione dei droni Usa che hanno ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani e la conseguente rappresaglia iraniana di questa notte, con lanci di missili su due basi Usa in Iraq, ha portato alle stelle la tensione nella regione. Pechino ha condannato l’uccisione di Soleimani e ha poi chiesto alle parti di esercitare prudenza, di contenersi.

Cina e Iran hanno sviluppato una certa consonanza su temi internazionali, dettata principalmente sulla concorrenza strategica cinese e l’inimicizia iraniana rispetto agli Stati Uniti.

L’agenzia Askanews rende noto che l’ambasciata iraniana a Pechino è diventata un trend sul Twitter cinese, Weibo, con un post in lingua mandarina che ha avuto centinaia di migliaia di rilanci. A sormontare una bandiera iraniana, il testo recita: “È iniziata la fine della maligna presenza Usa in Asia occidentale”.

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